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La tragica festa a San Gregorio: mercoledì i funerali di Carlo La Verde
Nei giorni scorsi si è svolta l'autopsia. Il giovane è stato colpito da una pallottola esplosa dal padre che ha sparato per sedare una rissa.
L’ultimo saluto a Carlo La Verde sarà mercoledì. La salma è stata restituita stamattina ai familiari. Nei giorni scorsi è stata effettuata l’autopsia sul corpo del 23enne morto dopo essere stato colpito da una pallottola vagante sparata da una pistola che aveva in mano il padre. L’ogiva è stata localizzata attraverso una tac e poi prelevata per poter svolgere gli accertamenti balistici. Il 62enne si era armato per poter sedare – è quello che emerge dalle ricostruzioni dei carabinieri – una rissa in corso durante una festa per un diciottesimo che si stava svolgendo nella villa di famiglia che alcune volte era affittata a privati per ricevimenti ed eventi. Tra gli ospiti sarebbe salita la tensione per delle questioni familiari: sarebbero addirittura volati dei mobili. Il proprietario della residenza avrebbe provato prima a voce a far calmare gli animi e ad invitare le persone presenti a lasciare il posto. Ma non sarebbe stato ascoltato. A quel punto ha preso la pistola – una calibro 38 – e ha sparato prima due colpi in aria. La reazione sarebbe stata contraria a quella sperata: gli ospiti avrebbero cominciato ad aggredirlo quindi ha fatto nuovamente fuoco tre volte: una a terra e due ad altezza uomo. Uno di questi ha colpito al fianco il figlio unico Carlo. I sanitari del 118 hanno praticato le manovre rianimatorie per 25 minuti. Ma per il 23enne non c’è stato nulla da fare. Da quello che emerge dall’autopsia eseguita dal medico legale, professore Cristoforo Pomara, il giovane sarebbe morto per un’emorragia.