Notizie Locali


SEZIONI
Catania 17°

il caso

La truffa sui bonus edilizi: a Siracusa fatture false per sei milioni e sequestro da due milioni

L'inchiesta della Guardia di finanza di Augusta: un'impresa inattiva da anni improvvisamente ha iniziato a emettere documenti fiscali

Di Redazione |

La Guardia di Finanza di Siracusa ha scoperto una truffa in materia di bonus edilizi che ha consentito, secondo quanto accertato nel corso delle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, di sequestrare preventivamente circa 2 milioni di euro, provento – secondo l’accusa – dei reati di autoriciclaggio e di truffa ai danni dello Stato.

L’indagine dei finanzieri della Compagnia di Augusta è stata rivolta a una società con sede in Priolo Gargallo che, nonostante fosse inattiva da diversi anni, nel 2022 ha improvvisamente iniziato a emettere fatture relative a presunti lavori edilizi per diversi milioni di euro, nei confronti degli amministratori della società, dei loro familiari e di soggetti terzi. Subito dopo l’emissione dei documenti fiscali, gli apparenti committenti dei lavori divenivano titolari di crediti d’imposta in materia di “bonus facciate”, “eco bonus” e “bonus ristrutturazione”, che venivano monetizzati tramite la cessione a istituti finanziari a fronte di un corrispettivo in denaro.

Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle hanno fatto emergere che gran parte di tali fatture, dopo aver consentito al beneficiario dei lavori di maturare il credito d’imposta, sono state successivamente annullate da note di credito, senza che fossero restituite le somme bonificate a titolo di acconto. Sono state individuate, inoltre, alcune ditte individuali in rapporti con la società, nate tra luglio e settembre del 2022, le quali ottenevano con il medesimo meccanismo crediti d’imposta che venivano poi successivamente venduti a istituti finanziari.

Anche in questi casi, è stata rilevata la completa assenza di strutture, mezzi e personale per svolgere l’attività aziendale. I proventi illeciti, consistenti nel denaro ottenuto dalla cessione dei crediti di imposta con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 6 milioni di euro, sono stati successivamente trasferiti in attività economiche da parte degli indagati. I finanzieri, a seguito di perquisizioni nelle province di Siracusa, Catania e Torino, hanno proceduto al sequestro preventivo di conti correnti, immobili e crediti d’imposta pronti per essere utilizzati in compensazione delle imposte dovute, con un potenziale e ingente danno all’Erario, per complessivi 2 milioni di euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA