Catania: misure di prevenzione
La villa del boss Giampiero Salvo “u carruzzeri”: la difesa deposita conti e contratti
Il processo di Misure di Prevenzione a carico del boss dei Cappello, Giampiero Salvo “u carruzzeri”, è entrato nel vivo. Qualche mese fa è finita sotto sequestro una villa di dieci vani, a Mascalucia, che per la procura sarebbe stata acquistata con fondi non leciti e quindi legati all’attività criminale del figlio dell’ergastolano Pippo Salvo. Nel decreto del Tribunale è evidenziata una sperequazione tra i redditi percepiti e il valore dell’immobile stimato in 500mila euro. Le indagini patrimoniali sono state svolte dalla polizia che ha eseguito il provvedimento volto alla confisca del bene che è intestato a un familiare di Giampiero Salvo, quest’ultimo condannato per mafia e omicidio (strage di Catenanuova) ma che sta beneficiando di una sospensione dell’esecuzione della pena per motivi di salute.Il difensore, l’avvocato Giorgio Antoci, nel corso dell’ultima udienza ha depositato un faldone di documenti composti da contratti di lavoro, estratti conto, ricevute di pagamento di affitti, sentenze di liquidazione di somme e pensioni, Il tutto volto a dimostrare la capacità reddituale del nucleo familiare di Salvo nel 2020. E cioè l’anno in cui è stato sottoscritto il mutuo e l’atto di compravendita della villa oggi sequestrata. Inoltre il legale ha allegato anche gli screenshot della chat con l’immobiliarista che ha curato la vendita della casa. Ma oltre questo la difesa chiede di sentire una serie di testimoni, tra cui anche i collaboratori di giustizia da cui emerge “l’attualità della pericolosità sociale di Salvo”. Il prossimo 9 luglio il Tribunale deciderà sulla produzione documentale e sulla lista testi inoltrata dalla difesa.