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L'affondamento del Bayesian poteva essere evitato, ma la barca era già inclinata prima delle tempesta: le prime conclusioni dei periti

Secondo quanto riferito dai consulenti, nella notte del naufragio l’acqua era già penetrata all’interno del veliero, compromettendone la stabilità prima ancora del peggioramento delle condizioni meteo

Redazione La Sicilia

07 Luglio 2025, 18:42

baysian

I consulenti nominati dalla Procura di Termini Imerese hanno concluso i primi rilievi tecnici sul Bayesian, il veliero affondato il 19 agosto scorso al largo di Porticello e attualmente sistemato nel porto di Termini Imerese dal 20 giugno. Le analisi preliminari confermano che l’imbarcazione presentava già gravi criticità strutturali prima dell’arrivo della tempesta.

Secondo quanto riferito dai periti, nella notte del naufragio lo scafo risultava inclinato di circa 15 gradi e l’acqua era già penetrata all’interno del veliero, compromettendone la stabilità prima ancora del peggioramento delle condizioni meteo. «Il momento raddrizzante e la stabilità in allagamento erano già compromessi prima della tempesta», spiegano i tecnici. Il maltempo, dunque, avrebbe solo aggravato una situazione già critica, contribuendo all’affondamento dell’imbarcazione, il cui scafo risulta comunque privo di falle.

Gli inquirenti sottolineano che, se il Bayesian fosse stato in piena efficienza, con il motore acceso, l’ancora sollevata e l’equipaggio operativo secondo le procedure previste, «l'affondamento sarebbe stato alquanto improbabile». Un’ulteriore conferma all’ipotesi già avanzata dalla Procura, che aveva parlato di «un’incredibile catena di errori umani».

Per la tragedia, costata la vita a sette persone, risultano indagati il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffiths. L’inclinazione dello scafo e il lungo albero maestro, che avrebbe presto toccato l’acqua, avrebbero reso l’imbarcazione ingovernabile.

Secondo l’avvocato Mario Bellavista, legale della famiglia del cuoco di bordo Recaldo Thomas – una delle vittime – l’acqua potrebbe essere penetrata anche dai portelloni di poppa, chiusi quando ormai era troppo tardi per evitare il disastro.

Nella tragedia hanno perso la vita il magnate britannico Mike Lynch, sua figlia Hannah, i coniugi Bloomer, i coniugi Morvillo e il cuoco Recaldo Thomas.