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L'anniversario della morte di Falcone il 23 maggio, cortei e iniziative per non dimenticare mai

A Palermo venerdì pomeriggio il corteo antimafia di studenti, sindacati e associazioni e la nave della legalità

Redazione La Sicilia

21 Maggio 2025, 13:39

Mafia,  pm racconta: «Missione Cosa Nostra era di uccidere Falcone a Roma»

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E’ in programma il 23 maggio con partenza, alle 15, da piazza Verdi, a Palermo, il corteo antimafia dal titolo «Non chiedeteci silenzio», organizzato da sindacati e associazioni studentesche, nel giorno in cui ricorre il 33esimo anniversario della strage di Capaci, nella quale persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il corteo avrà inizio con una performance davanti al Teatro Massimo poi percorrerà via Libertà e raggiungerà l’albero Falcone in via Notarbartolo.


«Vogliamo creare un’alternativa alla passerella politica che ogni anno vediamo sotto l’albero Falcone - spiega Olga Giunta, responsabile coordinamento giovani della Cgil di Palermo - vogliamo ribadire un concetto importante: la lotta alla mafia è intersezionale, perché la mafia si è sviluppata attraverso diversi ambiti sociali. L’antimafia deve ribadire la libertà dei lavoratori, degli studenti, dei cittadini, nel garantire gli stessi diritti a tutti, perché è nella precarietà che si sviluppa il sistema mafioso che opprime cittadini e lavoratori, a questo vogliamo opporre il sistema Stato».

«E' un corteo ideato da una piattaforma studentesca e giovanile - spiega Marta Capaccioni, del collettivo Our Voice - lo abbiamo aperto a tutte le realtà, associazioni e sindacati di Palermo. Abbiamo avuto oltre quaranta adesioni. Non è un 'contro corteò ma è il corteo della città, hanno aderito tante realtà, anche di familiari di vittime di mafia e del terrorismo. Speriamo che vengano quante più persone possibili».
Tra le realtà che hanno aderito al corteo figurano Libera, il coordinamento di associazioni vittime di stragi e terrorismo, le Acli, l’Anpi, la Cgil, Wikimafia, Giovani Democratici ed il centro Pio La Torre. «Vogliamo pretendere la piena verità sulla strage di Capaci ma portiamo in corteo anche altri temi - conclude Capaccioni - sono quelli che non si trovano nelle commemorazioni ufficiali e che attualizzano la memoria di Giovanni Falcone. Tra questi il tema della riforme di oggi, che rischiano di smantellare la legislazione antimafia».

Salpata da Napoli, la motovela MareNostrum Dike è arrivata ieri sera sull'isola di Salina e domani, giovedì 22 maggio, sarà a Palermo per il suo viaggio della legalità. Il 23, giorno dell’anniversario della strage di Capaci, dalle 9, al Molo trapezoidale, la MareNostrum sarà aperta a 200 studenti siciliani per parlare di legalità in ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Confiscata agli scafisti sulla rotta della Turchia, la MareNostrum Dike, al tempo Oceanis 473, è stata data in gestione dalla procura di Ragusa ad Archeoclub d’Italia. Ad accogliere i giovanissimi sarà Francesca Esposito, referente attività sociali di Archeoclub d’Italia: "Non esisteva la MareNostrum Dike ma era Oceanis 473 clipper che poteva ospitare fino a 12 persone, ma sulla quale gli scafisti facevano salire anche più di 100 persone. Sulla tratta dalla Turchia, la motovela è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza e confiscata in Sicilia. Una storia che si incrocia con quella dei ragazzi dell’area penale. Un ponte dall’illegalità alla legalità, dall’impossibile al possibile”.
Dopo Palermo, la motovela sarà il 26 maggio a Messina per incontrare altri studenti siciliani; il 30 solcherà le acque calabre e arriverà a Vibo Valentia dove saranno gli studenti della Calabria ad accoglierla e il 3 giugno toccherà Salerno. MareNostrum Dike farà rientro a Napoli il 6 giugno.