Licata, le ruspe non si fermano In pochi al corteo degli abusivi

Di Giuseppe Cellura / 02 Maggio 2016

Giù un altro immobile abusivo acquisito al patrimonio comunale a Licata. Le ruspe dell’Impresa Patriarca Salvatore di Comiso questa mattina sono tornate in azione nella località balneare del Pisciotto dove – a metà pomeriggio – è stata portata a termine l’opera demolitrice.

Domani si dovrebbe tornare a Torre di Gaffe dove uno degli ex proprietari si sarebbe “pentito” dell’iniziale decisione di provvedere autonomamente all’abbattimento della propria villetta e avrebbe fatto dietrofront. Qualora questa dovesse essere la risoluzione finale, saranno le ruspe incaricate dal Comune a demolire a costruzione.

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Una delegazione “politica” ha incontrato il Prefetto Nicola Diomede. A comporla, il sindaco Angelo Cambiano, il presidente del Consiglio comunale Carmelinda Callea e i capigruppo Chiara Ferraro, Giuseppe Federico, Violetta Callea, Giuseppe Russotto e il consigliere Giorlando Farruggio.

Si è invece conclusa da pochi minuti la manifestazione organizzata dal Comitato per la Tutela della Casa, svolta in piazza Attilio Regolo. Più che di una manifestazione si è trattato di un concentramento.

A guidarlo Gianluca Mantia, il quale ci ha rilasciato queste dichiarazioni. “Chi parla di abusivismo o di salvaguardia del territorio sbaglia argomento. Il tema principale è quello che le nostre Istituzioni al momento sembrano non poter far nulla. Ci teniamo poi a sottolineare – conclude Mantia – che il nostro comitato si vuole svincolare dalle accuse piovuteci addosso e soprattutto da quella di eco-mafiosi. Siamo delle persone per bene e lo abbiamo dimostrato in varie occasioni”.

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Redazione
Tag: abusivismo edilizio licata ruspe