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L’omicidio di Francesco dopo la rissa in discoteca, fermato un altro ventenne: «L’ho colpito, ma non volevo ucciderlo»

Il giovane, coetaneo della vittima con cui aveva avuto una discussione, avrebbe confessato il delitto

Di Redazione |

Svolta nel delitto di Francesco Bacchi, 20 anni, colpito a calci e pugni davanti a una discoteca di Balestrate, comune costiero del Palermitano. C’è un fermato per l’omicidio. Si tratta di un altro giovane di 20 anni, Andrea Cangemi, che avrebbe confessato il delitto dicendo però di non aver avuto intenzione di uccidere la vittima con cui aveva avuto una discussione.

La svolta è arrivata dopo una giornata di rilievi scientifici, interrogatori, visione continua di immagini dai sistemi di videosorveglianza. Indagini lunghe e complesse che hanno permesso di ricostruire quello che è successo dopo le tre fuori dalla discoteca Medusa Dancefloor di via Palermo a Balestrate. All’uscita dal locale che stava chiudendo è scoppiata una rissa in strada e il giovane Francesco Bacchi, colpito a calci e pugni, sarebbe rimasto a terra. Qui sarebbe stato colpito da 6 o 7 persone che avrebbero infierito su di lui mentre era sull’asfalto, ma solo uno del branco avrebbe sferrato i colpi mortali.

Quest’ultimo sarebbe il giovane che ha deciso di confessare, il quale probabilmente aveva capito che gli investigatori stavano stringendo il cerchio su di lui. La Procura avrebbe già emesso il provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

Violenza stupida e aberrante

Bacchi, trasferito all’ospedale di Partinico con un’ambulanza del 118 (la prima telefonata ai soccorritori è delle 3.10), è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso. Appena un mese fa, a Palermo, il ventitreenne Rosolino Celesia, ex calciatore, era stato ucciso da un colpo di pistola, sparato da un minorenne durante una nottata in discoteca. Il prefetto di Palermo Massimo Mariani, che si è insediato da un paio di mesi, dice che «siamo in presenza di azioni di violenza stupida e aberrante»

Il padre di Francesco Bacchi, Nini, considerato il re delle scommesse online, è recentemente finito nell’inchiesta antimafia Game Over. Ma l’omicidio del giovane non avrebbe nulla a che vedere con il crimine organizzato. La rissa fuori dalla discoteca sarebbe scoppiata per futili motivi.

L’ambulanza

I carabinieri di Partinico che conducono le indagini (coordinati dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dal pm Alessandro Macaluso) per ricostruire la dinamica dei fatti stanno comunque passando al setaccio le immagini dei numerosi sistemi di videosorveglianza piazzati dal Comune nella zona, dove la discoteca ha aperto soltanto un mese fa. Quella di ieri era la quinta serata, come dicono i gestori, da quando il locale è in attività, e nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto, tanto che – ironia della sorte – l’ambulanza rimasta prudenzialmente in sosta davanti alla discoteca, come accade per ogni serata, era da poco andata via. E c’è voluto poco meno di un’ora prima che arrivasse un’altra ambulanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA