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Mafia, condannati per estorsioni e droga 16 esponenti del clan Giuliano di Pachino

Un totale di 170 anni di carcere agli uomini che secondo gli inquirenti erano in grado controllare il mercato ortofrutticolo con le intimidazioni. 

Di Redazione |

La Corte d’Assise di Siracusa, presieduta da Carla Frau, ha condannato 16 persone per un totale di 170 anni di carcere con l’accusa di estorsioni e traffico di droga. Gli imputati erano accusati di far parte del clan mafioso Giuliano di Pachino, nel Siracusano, in grado secondo gli inquirenti di controllare il mercato ortofrutticolo con le intimidazioni. 

Condannato Salvatore Giuliano a 24 anni; Giuseppe Vizzini, 18 anni e 6 mesi; Claudio Aprile, 27 anni e 9 mesi di reclusione; Giuseppe Aprile, 26 anni e 7 mesi; Giovanni Aprile, 32 anni e 2 mesi; Giuseppe Salvatore Agnello, 3 anni; Rosario Agosta, 3 anni e 2 mesi; Sergio Arangio, 3 anni; Antonino Cavarra, 1 anno; Alex Greco e Daniele Di Stefano, 3 anni ed un mese; Salvatore La Rosa, 1 anno e 4 mesi; Maria Sanguedolce, 2 anni ed un mese; Lorenzo Nunzio Agatino Scalisi, 12 anni; Giuseppe Villari, 6 anni; Simone Vizzini, 6 anni ed un mese. 

Il processo scaturisce dall’operazione Araba Fenice della Procura distrettuale antimafia di Catania e degli agenti della Squadra mobile di Siracusa: nel luglio del 2018 furono arrestate 19 persone che avrebbero intimidito i produttori agricoli costretti a consegnare la merce ai vertici dell’azienda La Fenice, sotto il controllo di Salvatore Giuliano. Secondo l'accusa i centri di distribuzione ed altri commercianti sarebbero stati costretti a comprare i prodotti dell’azienda di Giuliano. 

La Corte ha disposto la confisca delle quote sociali della società La Fenice, di un magazzino in contrada Cozzo Flua, a Pachino e di un conto corrente bancario. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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