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Mafia e traffico di droga, blitz a San Cataldo: undici indagati

Di Redazione |

CALTANISSETTA – I carabinieri di Caltanissetta, con quelli di Cantù (Co), di Canicattì e di un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Palermo, hanno eseguito 11 ordinanze (custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e obbligo di dimora nel Comune di residenza), disposti nei confronti di 11 indagati accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in associazione per delinquere finalizzata allo spaccio.

L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip nisseno, è frutto di un’indagine condotta dai carabinieri su una banda di pusher a San Cataldo. A capo dell’associazione ci sarebbe stato Michele Cordaro che ha collegamenti con la mafia.

Le indagini, iniziate nel 2016 e durate circa un anno, sono state sviluppate attraverso una serie di attività tecniche, che hanno permesso di monitorare, anche attraverso l’uso di microcamere posizionate «ad hoc» dagli investigatori, numerosi episodi di spaccio. Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza sono stati sequestrati 260 grammi di hashish.

Gli indagati. Oltre al sancataldese Michele Cordaro, di 28 anni, ritenuto il capo dell’organizzazione dello spaccio in carcere sono finiti anche Salvatore Ferrara 52 anni, Elia Guttadauria, 27 anni di San Cataldo, Giovanni Riggi 23 anni, di San Cataldo, Diego Milazzo, 35 anni di Canicattì. Arresti domiciliari, invece, per i sancataldesi Giuseppe Torregrossa, 30 anni, e Carlo Ristagno di 37 oltre al romeno Alexandru Andrei, 25 anni. Obbligo di dimora per i sancataldesi Filippo Vullo, 43 anni, Adil Benambar, 22 anni, e Giuseppe Carletta, 22 anni. 

I luoghi dello spaccio. Il gruppo criminale, secondo quanto accertato dai Carabinieri, aveva individuato in una sala gioco a San Cataldo e in un’abitazione i luoghi ideali in cui potersi incontrare e smerciare la “roba”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA