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Mafia, il boss al 41bis può vedere la donna con cui ha iniziato una relazione epistolare: ha «diritto all'affettività»

La Cassazione ha respinto il ricorso del ministero della Giustizia. Il caso riguarda il capomafia Davide Emmanuello

Redazione La Sicilia

15 Luglio 2025, 16:10

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Il colloquio visivo tra il boss detenuto al 41 bis e una donna, con la quale l’uomo ha stabilito una relazione epistolare durante gli anni in carcere, non può essere vietato. A stabilirlo è la Cassazione, che ha respinto il ricorso del ministero della Giustizia contro la quale il tribunale di sorveglianza aveva accolto l’istanza del boss di Cosa Nostra Davide Emmanuello contro il divieto imposto dal direttore del carcere di Sassari.

Durante la sua detenzione, l'uomo aveva intrattenuto un intenso scambio di lettere con una donna, da cui sarebbe poi nata una relazione sentimentale. Da qui la richiesta di incontrare la sua nuova fidanzata per un colloquio visivo in carcere. A riferirlo sono i suoi legali, Valerio Vianello Accorretti e Lisa Vaira. Secondo i giudici - che hanno sottolineato il diritto all’affettività - l’uomo è nella facoltà di vedere riconosciuta la richiesta.

«Con Davide Emmanuello ci scriviamo dal 2008 e solo qualche anno fa mi disse di usare strumenti per dimostrare la sua innocenza. È stata una grande emozione riuscire a vederlo per la prima volta lo scorso maggio, quando abbiamo potuto dirci quanto ci vogliamo bene. L’ho conosciuto perché facevo parte di varie associazioni per reinserimento dei detenuti in carcere. Quando l’ho visto ho pensato alla speranza». Così Clare Holme, 55 anni, italo britannica modenese compagna di Davide Emmanuello, detenuto al 41 bis, che ha avuto la possibilità di vedere la sua compagna, con la quale ha stabilito una relazione dopo un lungo scambio epistolare.