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il processo

Mafia, “stangata” in Appello ai boss dei Santapaola

Processo Black Lotus. Pene ridotte e diverse conferme: la sentenza della Corte d’Appello che colpisce alcuni affiliati storici e pure diversi capimafia della famiglia di Cosa nostra

Di Laura Distefano |

Arrivano le condanne per alcuni dei boss storici di Cosa nostra ma anche per i nuovi capimafia del clan Santapaola- Ercolano. È arrivata la sentenza d’appello del blitz Black Lotus che nell’autunno del 2019 portò in carcere gli affiliati dei gruppi che hanno radicato il potere da Belpaso a San Pietro Clarenza.

L’inchiesta

A far partire le indagini dei carabinieri la denuncia di un imprenditore che non si è piegato alla richiesta di pizzo. Diverse le conferme e molte le riduzioni di pena formulate dalla Corte d’Appello.L’inchiesta documentò le tensioni vissute nel 2016 all’interno della cosca quando tornò in libertà l’ergastolano Carmelo Aldo Navarria – denominato lo spazzino del Malpassotu (alias il defunto Giuseppe Pulvirenti) – poi diventato collaboratore di giustizia e imputato in questo processo. A sentirsi minacciato è Pippo Felice (condannato a 20 anni) che in quel periodo prese il controllo delle estorsioni di quella parte di provincia. Navarria con la benedizione di Francesco Santapaola, figlio di Colluccio (condannato a 4 anni), pretendeva di riprendere il potere a Belpasso. Felice, con l’appoggio di Antonio Tomaselli (condannato a 11 anni), delfino degli Ercolano, non volle però mollare la presa. Si susseguirono parecchie riunioni a casa di Felice monitorate dagli investigatori. Nel mirino della Dda finirono anche gli Stimoli, storici santapaoliani di San Pietro Clarenza.

La sentenza

La Corte d’Appello ha così rideterminato le pene: Carmelo Ardizzone 12 anni e 10 mesi, Domenico Orazio Cosentino 9 anni e 8 mesi, Carmelo Distefano 14 anni 3 mesi e 10 giorni, Giuseppe Faro 18 anni, Giuseppe Felice 20 anni, Vincenzo Sapia 8 anni e 4 mesi, Antonio Tomaselli 11 anni 1 mese e 10 giorni, Carmelo Orazio Stimoli 10 anni (continuazione con altre sentenze), Pietro Stimoli 17 anni e sei mesi (complessivi con altre sentenze comprensiva dei 4 anni e 6 mesi di questo procedimento), Gianluca Lo Presti 4 anni, e 4 mesi e 22mila euro, Salvatore Messina, 4 anni e 4 mesi e 22mila euro di multa, Barbaro Stimoli 4 anni e 4 mesie 1000 euro di multa. Pena di 10 anni e 8 mesi inflitta al collaboratore Carmelo Aldo Navarria (di cui 2 anni e 4 mesi per il reato contestato in questo procedimento). Ammonta anche a 2 anni e 4 mesila condanna per i pentiti Gianluca Presti (da aggiungere ai 6 complessivi) e Mirko Presti (da aggiungere ai 3 anni e 8 mesi complessivi). Confermata la sentenza per Venerando Leone 4 anni e 6 mesi, Corrado Monaco 6 anni e 4 mesi e 26.666 euro di multa, Stefania Lorena Politini 4 anni 8 mesi e 4 mila euro, Vito Romeo 4 anni e 6 mila euro, Francesco Santapaola 4 anni e 6 mila euro di multa, Giuseppe Santonocito 11 anni 1 mese e 10 giorni.

Assolti Stimoli Salvatore Gabriele Stimoli (difeso dall’avvocato Maria Lucia D’Anna) e Carmelo Roberto Di Mauro. E inoltre vi sono state altre assoluzioni parziali tra cui Barbaro Stimoli, difeso da Maria Caltabiano. Soddisfatti i legali di Gianluca Lo Presti, gli avvocati Tommaso Manduca e Gianluca Costantino, per l’assoluzione dal reato associativo e l’esclusione dall’aggravante mafiosa. Anche Michele Pansera, difensore di Ardizzone, ha recepito positivamente la riduzione da 20 a 12 anni. Il collegio ha indicato in 90 giorni i termini del deposito delle motivazioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA