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CAMPER DAVANTI AL TRIBUNALE DI CATANIA

Magistrati e polizia commemorano Livatino con le donazioni di sangue

Un gesto concreto «salva la vita» per ricordare il sacrificio del giudice ragazzino ucciso dalla mafia 33 anni fa.

Di Laura Distefano |

L’alleanza tra Associazione Nazionale Magistrati di Catania e l’associazione Donatorinati della Polizia di Stato non si arresta. Oggi, nel tragico anniversario della morte del giudice Rosario Livatino (beato) avvenuta il 21 settembre 1990 ad Agrigento per mano mafiosa, davanti al Palazzo di Giustizia di piazza Verga è rimasto parcheggiato nel corso della mattina il camper della Fratres per la raccolta delle donazioni di sangue. Un’iniziativa che è stata patrocinata dall’Anm, dal Tribunale e dalla Corte d’Appello. Invece delle solite passerelle, i magistrati e i poliziotti catanesi hanno voluto commemorare il sacrificio del giudice ragazzino con un gesto concreto. «Un gesto che può salvare la vita», dice Alessandro Rizzo, presidente della giunta distrettuale catanese Anm. «La donazione del sangue non è solo un atto che permette di poter dare un’opportunità di salute al prossimo ma anche a se stessi, perché per poter donare si effettuano screening periodici che permettono di monitorare il nostro stato di salute. Abbiamo deciso quindi di rinnovare la collaborazione con l’associazione Donatorinati e lo faremo anche nel futuro», conclude il giudice Rizzo.

«Donare lo dice la parola stessa significa dai qualcosa di sé agli altri. Donare sangue penso sia uno dei più grandi gesti d’amore», dice Domenico Savio Firringa, medico superiore della polizia. «E un dono che aiuta a migliorare la vita degli altri, perché quando c’è la necessità di sangue significa che una vita è in pericolo». Catania fortunatamente è diventata una città generosa. Firringa evidenzia che «grazie alle attività dei centri trasfusionali e delle associazioni si sono passi grandi passi avanti. Ma le richieste di sacche di sangue è sempre costante, soprattutto in estate. Per questo invitiamo più gente possibile a diventare donatori». Insomma. «Non basta mai».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA