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"Mamma ho smarrito il cellulare, mi servono soldi": sventata ennesima truffa ad anziani

Tre persone, non siciliane, sono state denunciate dai carabinieri di Caltagirone. La vittima aveva già fatto un primo versamento di denaro

Redazione La Sicilia

24 Giugno 2025, 11:47

"Mamma ho smarrito il cellulare, mi servono soldi": sventata ennesima truffa ad anziani

Tre persone - una 34enne di Potenza, una 46enne di Pistoia ed un 57enne di Chieti- sono state denunciate dai Carabinieri della Stazione di Caltagirone poichè, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, sono ritenute responsabili di truffa aggravata in concorso.

Vittima del raggiro una 78enne residente a Caltagirone, che aveva ricevuto sul proprio cellulare un messaggio da un numero sconosciuto: l’autore, spacciandosi per la figlia, le aveva richiesto urgentemente denaro per far fronte a un’improvvisa necessità.

In particolare, la falsa “figlia” sosteneva di aver smarrito il proprio telefono cellulare e di essere momentaneamente costretta a usare quello di un cortese sconosciuto. Con questa scusa, le ha chiesto la somma di 2.500 euro da versare su un IBAN, spiegando che il denaro sarebbe servito per acquistare un nuovo telefonino.

Spinta dall’apprensione per la figlia, l’anziana ha immediatamente effettuato il bonifico ma, poco dopo, ha ricevuto la richiesta di ulteriori 3.000 euro. Questa volta, però, la donna non è riuscita a disporre immediatamente il pagamento, ma aveva garantito che lo avrebbe effettuato in breve tempo.

Provvidenziale è stata, a questo punto, l’inattesa telefonata della “vera” figlia dell’anziana che, venuta a conoscenza del fatto, ha subito compreso l’inganno e ha accompagnato la madre presso la Stazione Carabinieri di Caltagirone per sporgere denuncia.

I Carabinieri hanno immediatamente attivato le indagini, riuscendo a risalire all’intestataria del conto corrente sul quale era stato versato il denaro, ovvero la 34enne di Potenza.

Sono stati poi acquisiti anche alcuni video che hanno permesso di confermare la corrispondenza tra l’identità della truffatrice e i documenti depositati in banca per l’apertura di quel conto corrente. Accertamenti sulle utenze adoperate per il raggiro, invece, hanno consentito alla 46enne- che aveva materialmente attivato l’utenza telefonica- e poi al 57enne che l’aveva adoperata. Tutti, pertanto, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e fino a condanna definitiva.