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Mamma Laura e l'esame per diventare prof di sostegno in ospedale: «Non potevo crederci, ho pianto»

Doveva sostenere l'esame nei giorni del parto, ma l'università Kore e l'ospedale San Marco le hanno permesso di sostenere il colloquio in corsia

Laura Distefano

02 Settembre 2025, 08:58

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L’esame era previsto per il 27 agosto. Ma il piccolo Raffaele scalciava nel pancione e Laura sapeva che sarebbe stato impossibile poter raggiungere la sede dell’Università Kore di Enna per sostenere la prova per l’accesso al corso di specializzazione per insegnanti di sostegno. Così ha mandato una Pec avvertendo che da lì a breve sarebbe diventata mamma e quindi chiedeva un differimento per il test. Ma l’ultima data utile per questa sessione era il 29 agosto. «Non ce l’avrei fatta nemmeno per quella data», dice al telefono Laura Laganga Senzio che ha avuto la possibilità di affrontare l’esame direttamente all’ospedale San Marco di Catania. I prof hanno fatto una trasferta.

Quando al rettore dell’Uke, Paolo Scollo, hanno raccontato la difficoltà di Laura ha deciso di emettere uno speciale decreto. Forse il cuore da ginecologo ha fatto la differenza. Una delle sottocommissioni ha preparato faldoni e valigette e ha organizzato la prova d’esame in corsia. La Kore e i vertici del Policlinico, il direttore generale Gaetano Sirna e il direttore sanitario Antonio Lazzara, hanno risolto ogni tipo di aspetto burocratico e hanno fissato il test per il 29 agosto.

La notizia è stata comunicata al primario di ginecologia del San Marco, Nino Rapisarda, che si è commosso. Tre giorni prima, il 26 agosto, Laura con il sostegno del marito Carmelo Liberto ha dato alla luce Raffaele. «È stato un parto complicato. La mamma era stanca. Quindi la felicità è stata doppia. Abbiamo sostenuto l’esame nella mia stanza. Avevo le lacrime agli occhi: abbiamo concretizzato con i fatti cosa significa applicare la parità di genere. Se non avesse sostenuto l’esame avrebbe saltato questa sessione e sarebbe stato ingiusto», afferma ancora Rapisarda.

Laura ha 33 anni. È originaria di Agira. Come tante prof è andata via dalla Sicilia per insegnare, quindi questo esame per lei era importante per tante ragioni. Da quattro anni insegna Diritto ed Economia nelle scuole superiori in Toscana. È tornata in Sicilia per la maternità e nel frattempo ha sostenuto le prime prove scritte per accedere al corso di formazione all’insegnamento di sostegno alla Kore. Insomma le mancava l’ultimo step. Che senza la trasferta dei professori del dipartimento di Studi classici, Linguistici e della Formazione, diretto da Marinella Muscarà, avrebbe dovuto rimandare.

«Due giorni dopo il parto è arrivato il primario per il giro di visite - racconta Laura - pensavo mi dicesse qualcosa sulle mie condizioni, invece mi ha annunciato che l’indomani avrei avuto la possibilità di sostenere l’esame. La mia prima reazione è stata il pianto, non potevo crederci. L’indomani sono andata nella stanza del primario e, con tranquillità, ho risposto alle domande. Ancora aspetto la graduatoria. Incrociamo le dita», dice.

Raffaele ha riabbracciato i genitori ieri sera. Laura con papà Carmelo sono partiti dalla provincia di Enna, fino al San Marco di Catania: «Finalmente lo posso portare a casa», dice con tenera emozione la mamma. Che ancora è incredula per il grande regalo che le è stato fatto: «Sono davvero grata». Ma ora è tempo di coccolare Raffaele.