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Mattarella-Steinmeier: "Regole bilancio Ue non siano ottuse". Lunghi applausi al Teatro greco. I video della serata

Stasera lo spettacolo dell'Inda "Ulisse, l'ultima Odissea", domani visita a un centro di accoglienza

Fabrizio Finzi

20 Settembre 2023, 20:58

«Dobbiamo trovare un’intesa sulla proposta per regole condivise sul bilancio Ue. Sì a regole di bilancio rigorose, ma il rigore non sia ottuso e cieco, ma abbia come obiettivo la crescita, tenendo conto di fenomeni come il rallentamento dell’economia cinese e le conseguenze della guerra in Ucraina». Sergio Mattarella interviene sulle regole di Bilancio europee e quindi sulla fondamentale battaglia sulla riforma del Patto di stabilità. E lo fa a suo modo dopo un lungo colloquio con il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier con il quale ha facilità di dialogo e piena sintonia.

Mattarella e Steinmeier oggi sono stati in piazza Duomo a Siracusa, per visitare la cattedrale e la cappella di S. Lucia, e sono stati accolti al loro arrivo da un lungo applauso. «Viva il presidente Mattarella» hanno urlato alcuni, «siamo qui per te». Il Capo dello Stato ha salutato la folla sorridendo. I due presidenti hanno visitato poi la cappella Sveva e la Biblioteca Alagoniana. A seguire, il presidente della Repubblica si è recato al museo di Palazzo Bellomo per terminare la sua passeggiata nel centro storico di Ortigia alla Fonte Aretusa. Lunghi applausi anche al Teatro greco di Siracusa per assistere stasera alla rappresentazione "Ulisse, l’ultima odissea" di Giuliano Peparini. Il presidente Mattarella è stato accolto dagli applausi dell’intera numerosissima platea dello splendido emiciclo di Siracusa.

Tornando alle regole di Bilancio europee, il presidente della Repubblica di più non può dire ma nella franchezza che da anni caratterizza i suoi colloqui con "l'amico" Steinmeier si capisce la preoccupazione del capo dello Stato per un negoziato che si avvicina a scadenza (entro fine anno se non si trova un accordo o una proroga torna il vecchio Patto di stabilità) in un clima di diffidenze.

Realtà complessa

E allora filtrano alcune interpretazioni sulle sue parole che certamente saranno piaciute al governo Meloni che sin dall’inizio si batte contro un rigorismo, appunto, ottuso. Ma la realtà è più complessa: Mattarella di fatto ha spiegato a Steinmeier quanto in questa fase il rigorismo tedesco e di alcuni Paesi dell’area nord d’Europa possa essere pericoloso. Troppe cose sono successe per tornare al passato: dalla pandemia alla guerra in Ucraina, senza dimenticare il rallentamento dell’economia cinese ed il ritorno dell’inflazione. Ecco perchè il monito di Mattarella deve essere letto con attenzione: si tratta di un invito a tornare alla politica e come tale deve essere letto anche dal governo. Il rischio di arroccamenti o conflittualità in ambito europeo deve essere superato con una politica propositiva. Questi ultimi tre mesi del 2023 saranno determinanti e posizioni isolazioniste come quella dell’Italia sull'approvazione del Mes riducono solo i margini di manovra nel negoziato - ben più importante - sul Patto di stabilità. Per questo Mattarella e Steinmeier stanno lavorando insieme per trovare una posizione comune di Italia e Germania sul Bilancio europeo.


Il presidente tedesco si mostra d’accordo e aggiunge come l'amicizia tra Roma e Berlino sia «un’assicurazione contro i nazionalismi e contro i separatismi, contro tutto ciò che crea divisioni ed incertezza».

Affrontato infine anche il dossier migranti che domani si espliciterà con una visita congiunta in un centro di accoglienza. Il governo tedesco anche oggi ha fatto sapere che la Germania si sente «oberato» dall’altissima presenza dei migranti, facendo ben capire quali siano gli orientamenti tedeschi. Mattarella, instancabile nella ricerca del dialogo politico, ha ripetuto più volte come solo insieme Germania ed Italia «potranno contribuire a rafforzare gli intenti utili a raggiungere le soluzioni migliori per superare gli ostacoli che abbiamo davanti». Serve dialogo europeo e serve al governo un’accelerazione di negoziato europeo.