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Mazzetta Sicula, Antonino Leonardi non risponde alle domande del giudice

Di Redazione |

Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al Gup di Catania l’imprenditore Antonino Leonardi, detto Antonello, proprietario della più grande discarica della Sicilia e della Sicula Trasporti di Lentini arrestato ieri dalla guardia di finanza per corruzione e attività organizzate per traffico di rifiuti e frode in pubblica fornitura.

Il suo legale, l’avvocato Carmelo Peluso, sta valutando gli atti in attesa di un ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere una misura alternativa al carcere. Ha avuto un malore invece Filadelfo Delfo Amarindo, dipendente della Sicula trasporti, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e ritenuto dalla Procura l’uomo di collegamento tra la famiglia Leonardi e il clan Nardo di Cosa nostra a Lentini. Detenuto per l’operazione Mazzetta Sicula è stato ricoverato nell’infermeria del carcere di Bicocca. L’interrogatorio, alla presenza del suo difensore, l’avvocato Francesco Calderone, è stato rinviato a lunedì prossimo. Lo stesso giorno sarà sentito dal Gip anche Salvatore Leonardi, che è agli arresti domiciliari, difeso dai penalisti Carmelo Galati e Luigi Latino.

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