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Mega operazione di sgombero della baraccopoli di migranti nell’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte”

Nelle settimane scorse ci sono state polemiche per l’attività di spaccio e prostituzione che si svolge nella zona tra Castelvetrano e Campobello di Mazara

Di Redazione |

Dall’alba di questa mattina è in corso una mega operazione di sgombero dell’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” sul territorio di Castelvetrano, al confine con Campobello di Mazara. All’interno si trova, al momento, un gruppo di migranti residenziali. L’operazione, coordinata da questura e prefettura, vede coinvolti poliziotti in tenuta antisommossa, vigili del fuoco, operatori della Croce Rossa Italiana, Asp Trapani.

Nelle settimane scorse proprio per l’attività di spaccio e prostituzione che si svolge nella zona, i consiglieri comunali e gli assessori di Campobello di Mazara avevano inviato una lettera a prefetto e questore, evidenziando problemi di ordine pubblico. Stessa posizione assunta dal circolo locale Pd.

Risulta chiusa al transito la Sp56 che congiunge Campobello di Mazara con Selinunte, per consentire le operazioni di sgombero dell’ex cementificio, che ospita una baraccopoli di miganti. Il tratto vietato è compreso tra l’abitato di Campobello e l’incrocio per la frazione di Triscina. I varchi sono controllati dalla Polizia municipale di Campobello e Castelvetrano.

I migranti irregolari presenti all’interno dell’ex cementificio saranno trasferiti nella sede del commissariato di pubblica sicurezza di Castelvetrano per le procedure di identificazione. Le procedure di identificazione e di foto-segnalamento saranno a cura del personale dell’ufficio immigrazione e della polizia scientifica della questura di Trapani. I migranti regolari, invece, verranno accolti nel campo allestito dalla Croce Rossa Italiana nell’ex oleificio “Fontane d’oro” di Campobello di Mazara.

Ci sono anche i mediatori culturali all’interno dell’ex cementificio. I mediatori sono intervenuti insieme ai 120 agenti di Polizia, carabinieri e agenti della Guardia di Finanza. I mediatori stanno invitando i migranti presenti all’interno a recuperare gli effetti personali e a lasciare il campo.

«Quella di oggi non è solo un’operazione di sgombero ma di radicale risoluzione del problema dell’ex cementificio. L’intervento dell’Esercito con le ruspe consentirà di abbattere le capanne e rimuovere tutti i rifiuti, evitando così che i migranti possano ritornare di nuovo all’interno». È quanto ha dichiarato il prefetto di Trapani Filippina Cocuzza, arrivata a Castelvetrano mentre sono ancora in corso le operazioni di sgombero del ghetto di migranti. “Questo luogo è da considerare insalubre e assolutamente inidoneo a ospitare chiunque”, ha aggiunto il prefetto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA