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Messina, uomo denuncia la compagna: «Mi ha violentato»

Di Redazione |

Come nel film «La guerra dei Roses», dove una coppia si esibisce in litigi terribili e continue ripicche, anche nella realtà due messinesi hanno messo in atto liti furiose, finendo in tribunale: lei lo denuncia per maltrattamenti, lui che la querela per violenza sessuale. Ora l’uomo comparirà davanti al Gup di Messina, mentre la donna è indagata. Secondo quanto raccontato dall’uomo al suo avvocato, con la compagna si amavano davvero e convivevano da nove anni, ma a rovinare tutto sarebbe stata la volontà di lei d’avere un figlio, mentre lui non voleva saperne.

«A un certo punto – spiega l’avvocato – qualche giorno fa la donna lo ha obbligato a consumare un rapporto sessuale contro la sua volontà, accusandolo di non amarla abbastanza perché non aveva voluto avere un figlio con lei». L’avrebbe obbligato, insomma, a fare l’amore contro la sua volontà e lui si è sentito violentato. L’uomo, dopo quanto accaduto, ha chiesto l’intervento dei carabinieri per intimare alla compagna di andare via. I carabinieri avevano consigliato ai due, Simone e Tiziana, di risolvere i litigi con un avvocato e sono andati via. Il giorno successivo, Tiziana, al culmine di un’altra lite, ha deciso di far intervenire la polizia. Agli agenti ha riferito di essere stata vittima di maltrattamenti e che l’uomo le aveva dato un morso.

Simone è stato subito arrestato. Il pm ha quindi chiesto al Gip la convalida dell’arresto e l’applicazione dei domiciliari. Simone si è presentato davanti al Gip assistito dal difensore di fiducia, Giovambattista Freni, negando ogni addebito; anzi, ha detto di essere vittima di violenza sessuale da parte della compagna, contro la quale ha presentato querela. Dopo l’interrogatorio il difensore ha chiesto la scarcerazione e il Gip ha disposto la liberazione di Simone.

L’amore è andato in frantumi, stessa sorta di oggetti e mobili di casa, che secondo l’uomo sono stati distrutti dalla donna che dovrà rispondere, dietro querela dell’ex compagno, anche di danneggiamento. Il fratello dell’uomo, andato a casa di Tiziana per prendere gli effetti personali di Simone, avrebbe trovato solo macerie.

«L’orientamento giuridico prevalente – spiega l’avvocato Freni – tende quasi sempre a colpevolizzare l’uomo nei rapporti con la donna, e, seppur è vero che spesso i maschi si macchiano di crimini terribili, nella società di oggi sono spesso le donne a prendere le decisioni all’interno di una coppia e in alcuni casi a violentare psicologicamente e sessualmente gli uomini. Si tende a credere alla versione delle donne, anche se non è raro che inventino pretesti. In questo caso ad esempio, lei aveva anche accusato il mio cliente di far uso di cannabis e per gli effetti del fumo l’avrebbe maltrattata. Ma le analisi cliniche hanno dimostrato che non era vero; neanche la polizia, che ha perquisito la casa, ha trovato tracce di stupefacenti. Insomma, la donna s’era inventata tutto».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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