Contenuto riservato ai membri
INFRASTRUTTURE
Metropolitana di Catania, la talpa Agata pronta a ripartire: a che punto sono le tratte per Aeroporto e Misterbianco
E intanto da Roma si aspettano i fondi che consentirebbero di aumentare le frequenze dei treni e ampliare gli orari di apertura
Con un occhio alla Manovra 2025 del governo nazionale da varare entro fine anno, anche in merito ai fondi che consentirebbero di aumentare le frequenze e ampliare gli orari di apertura della metropolitana targata Ct (come richiesto da tanti utenti) e alla quale sono stati presentati diversi emendamenti da politici locali alle latitudini romane, aggiorniamo le notizie sui cantieri in corso o prossimi a partire.
È dalle parti di Reclusorio del Lume che ormai da oltre un anno è aperto il cantiere per le opere di messa in sicurezza propedeutiche alla ripartenza della “talpa”, la Tbm “Agata”, che ormai è arrivata proprio a Reclusorio lungo la linea dello scavo per la galleria del primo lotto della tratta Stesicoro-Aeroporto, ovvero il tratto che da Palestro arriverà a Stesicoro. La talpa è ripartita oppure no? «Lo abbiamo sempre detto – risponde Salvo Fiore, direttore generale di Fce – i movimenti che si vedono al cantiere di via Palermo (dove viene trasportato su nastro il materiale scavato, per poi essere analizzato e riutilizzato ove possibile, ad esempio se argilla per il riempimento di cave dismesse, ndr) sono prove tecniche di ripartenza, prima di tornare al lavoro a pieno regime. La talpa, dunque, ripartirà tra circa un mese con tempo stimato di completamento dello scavo entro settembre 2025. Significa che subito dopo l’Epifania la Tbm tornerà a scavare a regime».
Come avevamo già anticipato lo scorso settembre, dopo il nostro sopralluogo direttamente in galleria insieme ad Fce, “Agata” scaverà fino a 100 metri prima di Stesicoro, da lì si proseguirà con il metodo “tradizionale”, mentre la talpa verrà smontata ed estratta dal cantiere di via Palermo.
Sarebbe quindi “pronta” per riprendere la seconda tratta del lotto, da Palestro fino all’aeroporto? A che punto siamo? «Per il secondo lotto – precisa il dg – siamo in fase di definizione del progetto esecutivo, dopo lo stallo seguito tra stazione appaltante e appaltatore in merito ad alcuni importi di spesa maggiorati, stallo superato grazie all’intervento del Mit e del Collegio consultivo tecnico che ha dato precise indicazioni in merito, la prospettiva ottimistica è riuscire ad avere il progetto esecutivo entro gennaio. Noi stiamo lavorando alacremente per questo». La stazione appaltante è Fce, l’appaltatore in questione è il Consorzio Medil di Benevento.
Si potrà quindi veder aprire il cantiere tanto atteso nei primi mesi del 2025? «Noi abbiamo investito tanto su quest’opera – ribadisce Fiore – sarebbe la soluzione più corretta e auspicabile. Anche perché il secondo lotto prevede non soltanto lo scavo della galleria da Palestro all’aeroporto, ma anche l’armamento e l’allestimento delle stazioni, un intervento complessivo che si prevede della durata di tre anni e mezzo».Dunque già si andrà già oltre il 2028 come data auspicata per l’inaugurazione della metropolitana fino all’aeroporto. Possiamo davvero permetterci ulteriori ritardi? Su questo punto il dg di Fce resta prudente, ma la verità è che se non si riuscisse a definire le quantificazioni richieste dal Collegio consultivo tecnico ci si troverà costretti a procedere come di recente fatto per la tratta della metropolitana da Monte Po a Misterbianco.
Progetto esecutivo
Come? Lo abbiamo anticipato ieri su queste pagine, ma ora diamo anche i dettagli: «Domani (oggi per chi legge, ndr) a mezzogiorno al Mit, nella sede della Direzione generale trasporto pubblico locale – annuncia Fiore – si firmerà il contratto con la ditta che entro tre mesi dovrà consegnare il progetto esecutivo della tratta tra Monte Po e Misterbianco e, una volta validato il progetto, è sostenibile ipotizzare l’apertura del cantiere entro aprile 2025».
Anche per questa tratta ci si era trovati in stallo per contenziosi dovuti ai maggiori oneri, ed ecco come si è proceduto: «Finalmente, con soddisfazione di Fce – spiega il dg – si è chiuso il precedente contratto con l’appaltatore che si era aggiudicato il bando (Consorzio Medil, ndr) e utilizzando la graduatoria esistente, attraverso una manifestazione di interesse rivolta alle altre imprese, si è individuato il Consorzio Sis di Torino. Si tratta della stessa impresa che sta realizzando la tratta della metropolitana tra Misterbianco e Paternò».