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Migranti, 100mila arrivi in Italia nel 2022: sbarchi continuano in attesa di regole anti-ong

Le navi delle organizzazioni umanitarie saranno nel Mediterraneo anche a Natale

Di Redazione |

La Rise Above ha sbarcato a Gioia Tauro 27 siriani soccorsi in mare. La Life Support è a sud della Sicilia dopo che questa mattina ha preso a bordo altre 72 persone al largo della Tunisia ed ora sono in 142 sulla nave di Emergency, diretta verso il porto di Livorno assegnatole dal Viminale. Stessa meta per la Sea Eye, con 108 migranti recuperati. In 161 sono stati invece salvati dalla Guardia costiera al largo di Lampedusa mentre si trovavano su un barcone alla deriva. In attesa delle nuove regole anti-ong annunciate dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, gli arrivi via mare del 2022 si apprestano così a toccare quota 100mila, all’incirca la stessa cifra che si ottiene sommando gli stranieri sbarcati nel 2020 (34.154) e nel 2021 (67.477).

«Non è ammissibile che le politiche migratorie vengano gestite da associazioni private», tuona da Lampedusa il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Col nuovo codice di condotta per le ong che gli uffici di Piantedosi stanno mettendo a punto, le navi, dopo il primo salvataggio, dovrebbero dirigersi verso il porto assegnato, senza rimanere in zona sar a cercare altre imbarcazioni in difficoltà. La Life Support nella notte ha invece fatto un altro intervento, soccorrendo 72 persone su una barca di legno di 7 metri, dopo che ieri le era stato assegnato il porto di Livorno, dove dovrebbe arrivare giovedì prossimo. Dovrebbe invece attraccare il giorno successivo nella stessa città la Sea Eye. L'assegnazione di Livorno come destinazione per le due navi umanitarie non pare casuale; ci vorranno giorni per raggiungerla dal canale di Sicilia ed altrettanti per ritornare in zona operazioni. Nel frattempo non potranno svolgere altri soccorsi. Intervistato dal Foglio, Piantedosi ha ribadito l’arrivo «nelle prossime settimane» del «codice di comportamento» per le ong: "abbiamo l’ambizione di procedere a rafforzare le sanzioni amministrative anziché perseguire la via penale. Una gradualità che arriva fino al sequestro". 

Tempi duri, dunque, per la flotta umanitaria, che nei prossimi giorni dovrebbe essere rafforzata dal ritorno della Ocean Viking, che si trova ora a Barcellona e della Geo Barents, ferma ad Augusta. Intanto, in una nota congiunta, le ong chiedono lo stop «alle politiche mortali nel Mediterraneo», notando un incremento negli ultimi anni dei naufragi lungo la rotta Tunisia-Italia: 575 le vittime nei primi 11 mesi del 2022 secondo il Forum tunisino per i diritti economici e sociali, che accusa la Guardia costiera del Paese nordafricano di essere "direttamente coinvolta in pericolose manovre che sono costate la vita a diversi migranti". Le ong ricordano inoltre che tra il 2011 ed il 2022 l’Italia ha stanziato 47 milioni a favore della Tunisia per il controllo dei flussi migratori, cosa che sta portando ad un incremento delle intercettazioni in mare: nei primi dieci mesi dell’anno sono stati riportati a terra 30mila persone, il 38% in più rispetto all’anno precedente.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA