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Migranti, 15mila dollari per sbarcare a Pantelleria: fermati quattro "scafisti" rumeni

Le indagini e le ricostruzioni dei poliziotti della questura di Trapani

Francesca Aglieri Rinella

21 Agosto 2025, 12:23

Pantelleria

Quindicimila dollari a testa per raggiungere l'Italia. Tanto avrebbero pagato i nove iraniani e gli otto iracheni sbarcati il primo agosto a Pantelleria e poi sorpresi dalla polizia a girovagare per l'isola, in pieno giorno, nella zona di un noto albergo. I quattro "scafisti", fermati dai poliziotti del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Trapani, sono di nazionalità rumena: dovranno rispondere di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Subito dopo lo sbarco si sono allontanati con l'imbarcazione utilizzata per la traversata. Una vicenda dai connotati particolari, per i paesi di origine dei clandestini e per le modalità di approdo, che hanno fin da subito fatto ritenere che non si trattasse del solito sbarco di migranti.

Le indagini hanno fatto luce sulla dinamica del viaggio clandestino. In particolare, i video ripresi dai migranti durante la traversata hanno confermato che l'imbarcazione sequestrata dalla Capitaneria di Porto fosse proprio quella utilizzata per lo sbarco. Gli ulteriori accertamenti sul rumeno che l'aveva noleggiata hanno consentito di risalire ai presunti complici, anch'essi rumeni, giunti appositamente in Italia per compiere il viaggio clandestino. Il gruppo, il precedente 31 luglio, sarebbe giunto a Palermo a bordo di un volo proveniente dalla Turchia, per poi raggiungere in aliscafo Pantelleria, località dalla quale, il primo agosto, uno dei quattro rumeni sarebbe partito a bordo del natante sequestrato alla volta della città tunisina di Kelibia. In quella città, in pieno giorno, per non destare sospetti, fingendosi skipper di una imbarcazione per turisti, lo scafista avrebbe accolto a bordo i migranti, per poi fare ritorno a Pantelleria A poche miglia dalla costa, per un'avaria al motore, il rumeno avrebbe poi chiesto soccorso ai tre sodali rimasti in attesa nell'isola e uno di loro avrebbe provveduto al recupero in mare dei migranti e del connazionale, utilizzando un secondo natante di piccole dimensioni. Ritenendo di averla fatta franca e realizzato lo scopo, i quattro rumeni hanno poi lasciato l'isola e raggiunto le città di Trapani e di Marsala. Ad attenderli, però, c'era personale della Polizia di Stato che li ha sottoposti a fermo. Insieme con i quattro fermati, sono stati identificati altri due soggetti rumeni, giunti poche ore prima in Italia attraverso il varco di frontiera aerea di Palermo: i due sono stati trovati nella disponibilità di una somma in contante di circa 22 mila euro, sottoposta a sequestro preventivo e di un sofisticato visore notturno, verosimilmente utile i futuri viaggi clandestini. I 4 soggetti rumeni sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'Ufficio del gip di Trapani, su richiesta della Procura, ha convalidato il fermo e sottoposto i quattro alla custodia cautelare in carcere.