Migranti, dalla Lega un nuovo video sulla giudice Apostolico che smonta la sua versione
Nella terza clip diffusa in pochi giorni si vede la toga catanese che scandisce cori e batte le mani alla manifestazione dell'estrema sinistra contro il governo
Non c'è due senza tre. Ed ecco che spunta il terzo video della giudice di Catania Iolanda Apostolico ad una manifestazione al molo di Catania il 25 agosto del 2018 per chiedere lo sbarco dei migranti bloccati sulla nave Diciotti. Dopo quello pubblicato da Salvini (e girato da un carabiniere con il suo cellulare), dopo quello diffuso dall'agenzia La Presse, oggi un terzo video forse ancora più esplicito degli altri è stato pubblicato dalla pagina Facebook della Lega-Salvini premier.
In questo terza clip si vede la giudice che ha annullato il trattenimento di quattro migranti nel Cpr di Pozzallo, sconfessando i decreti sull'immigrazione del governo Meloni, che partecipa attivamente alla manifestazione gridando cori contro molto espliciti contro le decisioni dell'esecutivo di allora, quando Matteo Salvini era ministro dell'Interno. Anche questo video (come in parte il secondo) sconfessa in qualche modo quella che era stata la giustificazione della toga catanese che a dei colleghi avrebbe spiegato di trovarsi «tra le forze dell’ordine e i manifestanti nel tentativo di evitare contatti tra le due parti, dopo che c'era stato un primo scontro tra di loro».
Cori e slogan
Le immagini inquadrano infatti la giudice Apostolico che scandisce corri e batte le mani in mezzo ad alcuni manifestanti di estrema sinistra insieme con il compagno Massimo Mingrino, funzionario del ministero della Giustizia al tribunale di Catania, «pubblicamente schierato - secondo Salvini - contro la Lega e dalla parte dei manifestanti».
Il video è incorniciato da una didascalia «Catania, coppia che lavora in tribunale tifa con l’estrema sinistra davanti alla polizia», con riferimento proprio alla presenza anche del compagno della magistrata.
Dimissioni
Il nuovo video ha rilanciato le richieste di dimissioni che arrivano praticamente da tutta la maggioranza. Dalla Lega naturalmente, ma anche da Fdi e da Forza Italia. Non ci sono alternative al passo indietro della Apostolico soprattutto per la Lega che nella toga catanese non trova «nessun elemento di imparzialità, compostezza e terzietà che sono invece alla base del lavoro di ogni magistrato».
Per il senatore di Fi, Maurizio Gasparri, la Apostolico «va trasferita nell’amministrazione civile dello Stato a mettere i timbri in qualche ufficio dove non possa confondere funzioni elevatissime con un’appartenenza politica ostentata».
Per il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, «la dottoressa Apostolico dovrebbe trarre quelle conclusioni che proprio il suo ruolo di giudice le dovrebbe consentire di individuare rapidamente».