Migranti, l'equipaggio della barca di Arci assiste al respingimento della guardia costiera libica
L'imbarcazione Nihayet Garganey VI ha assistituto "con rabbia e incredulità" all'episodio peraltro in area sar maltese
Questa mattina l’equipaggio della barca Nihayet Garganey VI, del progetto TOM - Tutti gli Occhi sul Mediterraneo ha assistito «con rabbia e incredulità» a un respingimento della guardia costiera libica in piena sar maltese, a circa 45 miglia da Lampedusa. Una barca in fibra di vetro, con a bordo circa 20 persone, è stata intercettata da una motovedetta libica, P300, regalata alla Libia dal governo italiano nel 2020. "Il respingimento dei naufraghi - fa sapere l’equipaggio - che saranno riportati nei lager libici dove stupri, torture, ricatti e schiavismo sono pratiche quotidiane, è stato confermato anche da Seabird, l’aereo di SeaWatch, dopo che Alarm Phone ha comunicato che le persone non erano più contattabili. Frontex sorvolava la zona del respingimento illegale con l’aereo chiamato Sparrow2 e non è intervenuta. Ancora una volta l’Europa si è resa complice di un crimine contro l'umanità assistendo ad un atto di pirateria compiuto dalla cosiddetta guardia costiera libica con un mezzo regalato dall’Italia». TOM è un progetto di Arci Nazionale, del Circolo Sailing ForBlue Lab e della associazione Sheep Italia per il monitoraggio del Mediterraneo Centrale che è diventato una delle frontiere più letali al mondo: «migliaia di persone tentano la traversata in cerca di sicurezza, ma molte non sopravvivono. Servono monitoraggio, documentazione e interventi tempestivi per salvare vite umane, per difendere il diritto internazionale e la legge del mare».