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Migranti, Meloni e Von der Leyen a Lampedusa: cittadini sbarrano la strada

Momenti di tensione per il convoglio delle due rappresentanti istituzionali che sono scese dalle auto e hanno incontrato la gente

Redazione La Sicilia

17 Settembre 2023, 10:49

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«Stiamo facendo il possibile». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cercato di rassicurare un gruppo di cittadini di Lampedusa che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto con a bordo anche la
presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, nel tragitto dall’aeroporto all’hotspot.

«Come sempre io ci metto la faccia». Lo ha detto la presidente del Consiglio. Le decine di manifestanti minacciavano di non liberare la carreggiata senza un colloquio con le autorità. Sono scesi dalle auto anche von der Leyen e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

«Brava Giorgia, brava», hanno urlato tanti lampedusani cercando di farsi largo per avvicinarsi al premier quando è scesa dall’auto. A contenere la folla è stato Giacomo Sferlazzo che ha parlato per un paio di minuti con il presidente del Consiglio e con il capo del Viminale che non hanno usato il megafono per farsi sentire dai lampedusani che hanno continuato ad incalzare: «Voce, voce», "Non sentiamo niente", «Dobbiamo capire anche noi». I lampedusani non hanno sentito la conversazione con Sferlazzo, ma hanno applaudito il presidente del Consiglio quando è risalita in macchina e hanno continuato ad urlare «Brava Giorgia». Dopo aver fatto passare il convoglio di auto, dirette all’hotspot di contrada Imbriacola, i lampedusani - oltre mille - sono tornati indietro e si sono radunati nella piazza antistante al Municipio.

Dopo un sopralluogo di una decina di minuti all’hotspot per i migranti di Lampedusa, la visita istituzionale sull'isola della premier Giorgia Meloni e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è spostata al molo di Favaloro, dove arrivano ogni giorno diverse imbarcazioni provenienti dal Nord Africa.

Al molo di Favaloro di Lampedusa, le due rappresentanti istituzionali si sono soffermate davanti alle decine di barchini ormeggiati davanti alla banchina, su cui nelle ultime settimane sono arrivate centinaia di migranti. Il 'cimitero dei barchinì, viene chiamata questa distesa di imbarcazioni di legno o alluminio.
Con il sindaco dell’isola Filippo Mannino impegnato a New York all’Onu, è stato il suo vice, Attilio Lucia, a raccontare la situazione del molo a Meloni, von der Leyen, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e alla la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson.

«A Meloni abbiamo detto di sollecitare la soluzione della situazione dei barchini: lei ha visto con i propri occhi la situazione, è una bomba ecologica, un brutto inquinamento ambientale. Ci ha garantito che in 4-5 giorni verranno tolte le barche». Così a Rainews24 il vicesindaco di Lampedusa, Attilio Lucia, ha raccontato il suo colloquio con la premier Giorgia Meloni al molo di Favaloro, dove sono ormeggiati numerosi barchini a bordo dei quali sono sbarcati i migranti.
«I pescatori non possono uscire a pescare, ogni volta che lo fanno hanno 10-12mila euro di danni perché le reti si incagliano nei relitti - ha aggiunto il vicesindaco -. Le abbiamo detto che qua la situazione è particolare, siamo preoccupati perché questa è un’isola di 20 chilometri quadrati, non può assistere a questo flusso di migranti».