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Misterbianco: per ore nelle grinfie del branco. Ma l’auto poco prima era stata fermata dai Cc

Di Redazione |

CATANIA – Catania si scopre ogni giorni più violenta. Risse, aggressioni, anche a uomini in divisa, e stupri: due nelle ultime due settimane. E quello di domenica a Misterbianco compiuto da un “branco” dopo una serata in discoteca. Uno stupro di gruppo, un incubo infinito per la giovane vittima, una ragazza  di 25 anni, ripetutamente violentata in auto a turno dai tre uomini di 36, 32 e 23 anni poi identificati e arrestati. Ironia della sorte, l’auto sulla quale viaggiavano i tre uomini del branco con la vittima e sualla quale è stata consumata la violenza sessuale era stata fermata poco prima per un controllo su strada, durante un posto di blocco, dalle forze dell’ordine, prima dell’aggressione in una zona isolata di un paese etneo. Al posto di blocco la vittima non avrebbe segnalato alcuna situazione di allarme, perché coinvinta che di lì a poco sarebbe stata accompagnata a casa come concordato prima in discoteca. Ma proprio vicino casa della 25enne, che abita in una zona isolata, i tre si sarebbero fermati e l’avrebbero stuprata più volte prima di abbandonarla sulla strada. 

I particolari della violenza stanno emergendo dalle dalle indagini dei carabinieri di Catania che come hanno già portato al fermo dei sospettati, per violenza sessuale aggravata e continuata su una 25enne, poche ore prima dell’alba di ieri dopo una serata passata in discoteca. 

Nell’ambito dell’inchiesta, la Procura di Catania ha disposto il sequestro dei cellulari dei tre indagati, ordinando accertamenti sul loro contenuto e sulle telefonate intercorse. Esami saranno eseguiti anche sulla vettura dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale alla ricerca di materiale biologico e di altri elementi utili alle indagini. 

Secondo quanto ricostruito finora e anticipato dal nostro giornale, la 25enne  si era recata in discoteca assieme a una persona che avrebbe conosciuto su un social network. Durante la serata lei avrebbe legato con un altro giovane che conosceva di vista e avrebbe accettato di farsi accompagnare a casa da lui. Invece di riportarla a casa però l’hanno portata in una zona buia e isolata dove la ragazza non ha potuto far nulla per sfuggire alla violenza dei tre bruti. Le violenze sarebbero state continuate e sarebbero durate alcune ore in auto. La 25enne è stata lasciata come detto in strada un posto isolato dove un passante l’ha notata e l’ha soccorsa e, senza chiamare il 112, l’ha portata nella locale stazione dei carabinieri che hanno avviato le indagini.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Marisa Scavo e dal sostituto Fabio Regolo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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