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Nel 50% degli edifici scolastici della Sicilia servono lavori urgenti

Nel 50% degli edifici scolastici della Sicilia servono lavori urgenti

Ma risultano in calo rispetto a cinque anni fa le somme destinate a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria

Di Redazione |

PALERMO – In Sicilia una scuola su due necessita di interventi di manutenzione urgente; ma risultano in calo rispetto a cinque anni fa le somme destinate a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il 78% degli edifici si trova in zone a rischio sismico, le scuole costruite con criteri anti sismici sono il 26%. È quanto emerge dal rapporto di Legambiente ‘Ecosistema scuolà, l’indagine annuale sulla qualità dell’edilizia, delle strutture e dei servizi scolastici (per infanzia, elementari e medie). In Sicilia per gli interventi di manutenzione straordinaria nel 2014 sono stati investiti in media 3.658 euro per edificio (7 mila in meno rispetto al 2010) contro un investimento medio in Italia di 34 mila euro. Rispetto a 5 anni fa in calo anche gli investimenti di manutenzione ordinaria (5.257 euro contro i 7 mila 190 del 2010).     Le scuole con certificato di collaudo statico sono 29,3%, di agibilità 34,7%, con impianti elettrici a norma il 52,5%, sotto la media nazionale; sopra la media quelli con certificazione igienico-sanitaria e prevenzione incendi. Carenti i servizi a sostegno della mobilità casa-scuola.     Nelle mense vengono serviti pasti per il 52,5% bio, ma la raccolta differenziata non è molto praticata. Solo a Catania sono coinvolte tutte le scuole. A utilizzare fonti di energia rinnovabile è il 66% degli edifici: il 53,5% utilizza il solare termico e il 73,2% il solare fotovoltaico. Lo studio evidenzia che “il maggior fattore di rischio ambientale esterno deriva dalla presenza di strutture militari (radar) tra 1 e 5 km per il 6,9% degli edifici scolastici”.

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