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Nessuna pallottola vagante: a Nesima a sparare (accidentalmente) è stato il compagno minorenne della vittima

Chiarita la dinamica di quello che per giorni è stato creduto un colpo d'arma da fuoco "vagante" in via Cantone

Di Laura Distefano |

Una bugia per amore? Forse sì. Non è stata una pallottola vagante a ferire al volto – compromettendo la vista dell’occhio sinistro in modo irreversibile – una diciottenne in via Santo Cantone lo scorso venerdì ma un colpo partito accidentalmente da un’arma che aveva in mano il compagno minorenne, di 16 anni. I due erano da poco andati a convivere insieme in un’abitazione occupata abusivamente: insomma la classica “fuitina”. Il caso è stato risolto in poche ore, infatti l’inchiesta all’inizio aperta dalla procura ordinaria è passata immediatamente alla procura dei minorenni guidata da Carla Santocono. Nessun giallo, quindi. Gli investigatori dei carabinieri di Fontanarossa e della Stazione di Nesima hanno capito in poco tempo che la prima versione data dalla giovane vittima di aver sentito un bruciore all’occhio mentre si trovava al balcone di via Cantone era inverosimile. Infatti nessuna immagine estrapolata dalle telecamere di videosorveglianza della zona e nemmeno i rilievi della Sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri hanno dato riscontro a quanto è stato dichiarato a medici e militari da vittima e fidanzatino. Il compagno minorenne messo alle strette ha raccontato che mentre maneggiava una pistola giocattolo modificata è partito un colpo che ha colpito e ferito la ragazza.

La diciottenne prima è finita al pronto soccorso e poi è stata trasportata al San Marco di Librino dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Non è ancora stata trovata l’arma modificata. I carabinieri la stanno cercando per poter chiudere il cerchio e poter avere riscontri investigativi. Il minore è un volto noto della procura minorile, in quanto è stato segnalato per il contesto socio familiare di provenienza e per dispersione scolastica. Il ragazzo infatti è stato già affidato al Servizio Sociale di Catania per l’attuazione di un progetto educativo in suo favore nell’ambito di un procedimento civile in decadenza della responsabilità genitoriale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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