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IL GIALLO

Agricoltore ucciso a Termini Imerese nel 2019: arrestati la moglie e il suo migliore amico

Sono accusati dell'omicidio e della soppressione del cadavere di Carlo Domenico La Duca

Di Redazione |

Un nuovo giallo a sfondo sentimentale a Termini Imerese dopo quello della donna condannata per aver avvelenato il marito con l'obiettivo di stare con l'amante. Ora invece una donna di 36 anni, Luana Cammalleri, e un uomo di 57 anni, Pietro Ferrara, sono stati arrestati dai carabinieri del Reparto territoriale di Termini Imerese, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palermo, con le accuse di omicidio e soppressione del cadavere di Carlo Domenico La Duca, un agricoltore di Termini Imerese. Sono la moglie e il miglior amico della vittima che pare fossero amanti, due amanti diabolici. 

Attraverso le indagini coordinate dalla procura di Palermo con intercettazioni, analisi dei tabulati, analisi immagini dei sistemi di videosorveglianza, assunzione di informazioni e acquisizioni informatiche e documentali, iniziate sin dalla scomparsa di La Duca il 31 gennaio 2019, sono emersi gravi indizi nei confronti della moglie e dell’amico che avrebbero avuto una relazione sentimentale clandestina. 

I due dopo avere pianificato l’omicidio, hanno attirato la vittima a Palermo nel terreno di proprietà dell’arrestato e lo hanno ucciso. Poi hanno portato la sua autovettura a circa 12 chilometri di distanza dal luogo del delitto per depistare le indagini. Il corpo dell’agricoltore scomparso non è mai stato trovato.  Le acquisizioni investigative hanno anche permesso di demolire gli alibi che i due avevano creato nel corso del tempo per tentare di allontanare l’attenzione degli inquirenti. 

Come detto è il secondo giallo a sfondo sentimentale che scuote Termini Imerese. Pochi giorni fa è stata condannata a 30 anni di carcere la trentaseienne Loredana Graziano, per avere avvelenato il marito, Sebastiano Rosella Musico, un pizzaiolo di 40 anni, somministrandogli cibi con dentro cianuro. A spingerla sarebbe stata la voglia di avere un figlio con un altro uomo. Ma c'è un’altra coincidenza. Anche questo omicidio risale al gennaio del 2019, lo stesso mese in cui è stato ucciso l'agricoltore Carlo La Duca.

Luana Cammalleri, la donna arrestata oggi insieme all’amante in passato era stata indagata per minacce nei confronti della suocera. Durante una lite le aveva stretto attorno al collo il filo del telefono di casa e la vittima l’aveva denunciata. Il giorno prima che La Duca sparisse si era celebrata l’udienza per minacce a carico della Cammalleri in cui la suocera si era costituita parte civile. Prima che se ne perdessero le tracce l’indagata e il marito si stavano separando, ma continuavano a vivere insieme in un casolare a Cerda, vicino all’azienda agricola di famiglia. La suocera e il figlio abitavano al piano superiore, la Cammalleri e i figli in quello di sotto. 

Nel terreno di proprietà dell’agricoltore e in alcuni campi che appartengono all’amante della indagata, Pietro Ferrara, i carabinieri oggi stanno scavando alla ricerca del cadavere di Lo Duca. Ferrara, che era il miglior amico della vittima e viveva con la sua compagna, lavorava come agricoltore nell’azienda di Lo Duca. Il caso della scomparsa dell’uomo è stato a lungo trattato dalla trasmissione Chi l’ha visto. 

«È un momento drammatico per i familiari di Carlo La Duca, perché avere appreso che persone a lui vicinissime potrebbero essere coinvolte nella sua sparizione non fa altro che acuire il loro dolore». Lo ha detto l’avvocato Salvatore Pirrone che assiste la madre e i familiari dell’agricoltore.

 «La madre e i parenti non hanno mai creduto nell’allontanamento volontario di Carlo – aggiunge il legale – che era molto legato alla madre e, soprattutto, ai due figli che ora hanno 9 e 13 anni. Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia e supportato, nel rispetto dei ruoli, il difficile lavoro degli inquirenti, adesso aspettiamo l’inizio del processo a carico degli arrestati per costituirci parte civile».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA