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IL FLOP

Al concorsone della Regione siciliana solo 200 idonei su quasi 60.000 candidati (e 537 posti disponibili): è polemica

La parlamentare pentastellata Alaimo: «La preselezione per titoli decisa dalla Regione ha chiuso le porte a tanti giovani qualificati»

Di Redazione |

Flop al concorso per laureati alla Regione siciliana e scoppia la polemica. È quello che è successo con il bando per il personale dei Centri per l’impiego che ha visto un’adesione di quasi 60 mila candidati e soltanto 200 idonei su 537 posti disponibili. Per i funzionari dei Centri regionali per l'impiego sono 4 i profili a concorso: 119 specialisti amministrativi-contabili, 344 specialisti del mercato e dei servizi del lavoro, 37 specialisti informatici-statistici e 37 analisti del mercato del lavoro. 

Sulla questione interviene Roberta Alaimo, parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle: «La preselezione per titoli decisa dalla Regione ha chiuso le porte a tanti giovani qualificati. Alla luce dei risultati, sarebbe stato opportuno far sostenere la prova scritta a tutti i candidati e solo dopo calcolare i punteggi per le graduatorie. Oltre alla beffa per i tanti esclusi che avrebbero potuto partecipare e che invece sono stati esclusi a priori – continua l’esponente cinquestelle – abbiamo il dovere di ricordare che stiamo parlando di una professionalità fondamentale per lo sviluppo dei centri per l'impiego, con fondi stanziati dal Governo Conte nel 2019 per far funzionare a pieno regime il Reddito di cittadinanza e dunque per avviare le politiche attive del lavoro». 

La Regione dal canto suo afferma di aver agito con il conforto della legge: «Attendiamo dati ufficiali prima di adottare misure adeguate nel rispetto della normativa in materia – ha detto Lo dice l'assessore regionale alla Funzione Pubblica, Marco Zambuto, relativamente al reclutamento degli addetti ai Centri per l'impiego della Regione Siciliana – . Va precisato che la Regione ha applicato le disposizioni vigenti, ovvero la legge di riforma Brunetta che regola i concorsi e che per i profili di alta specializzazione prevede una preselezione a monte dei titoli». 

 «Non abbiamo ancora – conclude l’esponente del governo Musumeci – i dati ufficiali perché è attualmente in corso il lavoro delle Commissioni giudicatrici. Da informazioni acquisite, per alcuni dei posti destinati ai laureati, sappiamo però che gli idonei sarebbero in numero inferiore rispetto a quelli messi a concorso». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA