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Bltz antidroga ad Augusta. “Prepara 7 panini”: il codice per le dosi di cocaina

Tredici gli arrestati, gli spacciatori si rifornivano a Catania.  Numerose le perquisizioni dei carabinieri coinvolti oltre 100 uomini e i cani di ricerca armi ed esplosivi del Nucleo Cinofili di Nicolosi

Di Redazione |

Ad Augusta, i carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività d’indagine si è sviluppata nel periodo caratterizzato dalle prime restrizioni conseguenti alla diffusione del Covid-19. Sono in corso numerose perquisizioni da parte di oltre 100 militari, con l’ausilio dello squadrone eliportato Cacciatori di «Sicilia» e cani antidroga e di ricerca armi ed esplosivi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (Ct). 

Sono tredici le persone destinatarie dell’ordinanza del Gip di Siracusa eseguita dai carabinieri nell’ambito dell’operazione antidroga eseguita ad Augusta. Due di loro sono ancora irreperibili. Sei sono stati condotti in carcere, tre poste ai domiciliari notificati anche due obblighi di dimora e altrettanti divieti di dimora. L'indagine, scattata nel gennaio del 2020 e terminata ad ottobre, e si è sviluppata nel periodo caratterizzato dalle prime restrizioni sulla diffusione del Covid 19 nei confronti di alcuni spacciatori ad Augusta.

Secondo l’accusa, si approvvigionavano di droga a Catania utilizzando autovetture prese a noleggio in un autosalone di proprietà di una persona già conosciuta alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno riferito che in alcuni episodi, per eludere i controlli, «gli assuntori per non essere fermati con addosso le sostanze acquistate, consumavano lo stupefacente anche all’interno delle abitazioni dei pusher». Gli indagati, alcuni dei quali parenti tra loro, talvolta effettuavano le consegne a domicilio per via del lockdown e per riferirsi allo stupefacente «utilizzavano un linguaggio criptico – spiegano gli investigatori – anche per distinguere la sostanza leggera da quella pesante: tipo "preparami 7 panini» (riferito a dosi di droga), «gli vendo un pezzo di scoglio» o «una pietra» (riferendosi in entrambi i casi a cocaina molto compatta), «me ne sono preso 10 cerchi» (dosi di cocaina) o anche prodotti da bar (cappuccino, caffè, granite) e si sensibilizzavano a vicenda nel limitare le conversazioni telefoniche preferendo l’utilizzo di whatsApp o telegram». In seguito ai controlli effettuati con il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro nove persone indagate sono risultate destinatarie del reddito di cittadinanza.

Nell’operazione sono stati impegnati circa cento carabinieri della Compagnia di Augusta, coadiuvati dalle Compagnie di Siracusa, Noto, Catania-Piazza Dante e Catania-Fontanarossa, dallo squadrone eliportato Cacciatori di Sigonella, dal Nucleo Cinofili di Nicolosi. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 260 grammi di cocaina, 800 di marijuana, è stata individuata ad Augusta una piantagione di marijuana con 95 piantine; sono state arrestate in flagranza 11 persone e denunciate 10 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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