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L'attentato di 29 anni fa

Borsellino, Palermo ricorda la strage senza verità

Tre giorni di incontri e dibattiti, le figlie del magistrato assassinato non saranno presenti alla manifestazione. Fiaccolata domani in via D'Amelio

Di redazione |

 Tre giorni di incontri e dibattiti per riflettere su una strage senza verità. Palermo ricorda così Paolo Borsellino e i cinque componenti della scorta uccisi 29 anni fa nell’attentato di via D’Amelio. Nel fitto programma, che  si concluderà il 20 luglio, sono previsti interventi, tra gli altri, del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, dell’ex presidente della Commissione antimafia, Rosy Bindi, di magistrati e intellettuali. L’incontro sarà trasmesso in streaming. In via D’Amelio si recherà anche il segretario del Pd, Enrico Letta, che a Palermo partecipa al primo appuntamento nazionale delle tre pre-Agorà Democratiche. Nel pomeriggio del 19 luglio il sindaco Leoluca Orlando conferirà la cittadinanza onoraria alla polizia di Stato indicata come «simbolo di unione tra la città di Palermo e coloro che con professionalità difendono e hanno difeso i valori della giustizia, della legalità e della libertà, anche con il sacrificio della vita». Il riconoscimento sarà consegnato al capo della polizia Lamberto Giannini. 

 Due dei tre figli del magistrato, Lucia e Fiammetta Borsellino, non saranno in alcuno degli appuntamenti. Lucia resterà a Roma, dove vive. Fiammetta, che ha sempre alzato la sua voce contro le grandi bugie della vicenda giudiziaria definita dalla Cassazione come la più colossale operazione di depistaggio, ha già lasciato Palermo. Non è però una scelta polemica, almeno ufficialmente. Nel solco di una tradizione familiare di basso profilo, Fiammetta Borsellino ha spiegato: "Lascio che in questa occasione siano gli altri, la gente e chiunque ne avverta il bisogno, a ricordare e a riflettere. Io lo faccio sempre incontrando i giovani e andando nelle scuole». 

 La gran parte delle iniziative si terranno in via D’Amelio davanti all’albero della pace a partire da oggi quando, alle 18, si ritroveranno a parlare di memoria e futuro David Sassoli, Leoluca Orlando, Rosy Bindi, Liliana Segre, Gherardo Colombo e Vittorio Teresi, presidente del centro studi Paolo e Rita Borsellino.   Seguiranno interventi di componenti delle scorte sopravvissuti alle stragi degli anni Novanta, testimonianze di familiari delle vittime di via D’Amelio e di altri delitti di mafia. Il tema dei «sistemi criminali» e dei depistaggi sarà al centro di un confronto tra i magistrati Sebastiano Ardita, Roberto Scarpinato, Giovanni Spinosa e l’avvocato Fabio Repici. La sera spazio a «Brucia la terra», racconti di mafia: dal golpe di Corleone ai giorni nostri. Nel programma anche musiche, cerimonie, una messa celebrata dall’arcivescovo Corrado Lorefice, deposizioni di fiori alle sepolture di Borsellino e degli agenti Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano. L’agente Emanuela Loi è sepolta in Sardegna. 

Domani sera, alle 20, per il venticinquesimo anno consecutivo si svolgerà la tradizionale fiaccolata in memoria delle vittime, organizzata dal «Forum 19 Luglio», cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni, e «Comunità '92», coordinamento che unisce le varie anime della destra siciliana ideatrici della manifestazione. Come lo scorso anno, la fiaccolata sarà statica e si svolgerà direttamente nel luogo della strage. Prima della consueta deposizione del Tricolore, in programma alcuni momenti di ricordo: l’attore Salvo Piparo reciterà due suoi scritti ("Il Cunto di Santino" sulla strage di Capaci e "Lettera di un palermitano a Paolo Borsellino"), mentre il gruppo «I Quattro Passi», con la partecipazione straordinaria del maestro Massimo Barrale, suonerà alcuni pezzi tra cui l’inno di Mameli. Nel corso della serata, sarà trasmesso l’audio inedito di Borsellino, ritrovato negli archivi dell’Isspe che sarà diffuso dal Centro Studi «Dino Grammatico», di un convegno tenutosi nel gennaio 1989 nel quale il magistrato parla di lotta alla mafia. Inoltre, sarà ricordato il magistrato Alfonso Giordano, già presidente del maxi processo, scomparso qualche giorno fa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA