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Casa “protetta” da un rottweiler a Librino ma non sfuggono alla Polizia

Un uomo è stato indagato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e per altri reati

Di Redazione |

Il personale del commissariato Librino ha eseguito controlli volti a contrastare l'illegalità diffusa nel territorio di competenza con particolare riferimento al quartiere di San Leone. In particolare i poliziotti hanno perquisito l'abitazione di un pluri pregiudicato, al fine di sottoporlo alla misura restrittiva della libertà vigilata. Giunti sul posto, hanno notato che all'interno dell’appartamento vi era un altro soggetto il quale, alla vista della Polizia, è fuggito e si è barricato in casa, la cui porta blindata d'ingresso era protetta da un ulteriore cancello in ferro, chiuso con doppia mandata e catenaccio in acciaio. Tra l'altro, il manufatto era stato realizzato abusivamente, in uno spazio condominiale e in modo tale da ridurne la fruibilità agli altri condomini, oltre che all’evidente scopo di eludere i controlli da parte delle Forze dell'ordine.

Ulteriore circostanza che ha reso complesso l'intervento è stata la presenza di un rottweiler di grossa taglia posizionato sul retro dell'appartamento. La Polizia, dovendo a quel punto procedere a perquisizione domiciliare, ha richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco i quali sono riusciti ad aprire e a scardinare dalle pareti condominiali il suddetto cancello. Una volta entrati dentro l'immobile, dopo circa 2 ore di lavoro da parte dei Vigili, l'uomo è stato indagato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, per essersi opposto al controllo e per aver fatto notevolmente tardare le operazioni di polizia e, assieme al proprietario della casa (che nel frattempo è stato sottoposto alla libertà vigilata di cui era destinatario), anche per furto aggravato di energia elettrica, poiché personale Enel, pure presente all’attività di controllo, ha accertato un allaccio diretto alla rete Enel. Inoltre, nel corso della perquisizione domiciliare, è stata rinvenuta anche una somma di denaro la cui provenienza non è stata giustificata. Durante l'attività di polizia, assieme al Reparto Polizia Anticrimine, sono stati effettuati anche ripetuti posti di blocco, controllati veicoli, identificati soggetti e contestate sanzioni previste dal codice della strada.

Inoltre, nel territorio di competenza, sono stati eseguiti controlli nei confronti dei soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e in materia di green pass e rischio da contagio covid-19: undici attività commerciali controllate e 20 persone sanzionate tra titolari, dipendenti e clienti; uno di detti dipendenti lavorava anche in nero, percependo il Reddito di Cittadinanza: è stato segnalato all'Inps per la revoca del beneficio; 2 esercizi commerciali sono stati chiusi per 5 giorni per il mancato rispetto della citata normativa. Ancora, un soggetto di 24 anni è stato sottoposto al regime della detenzione domiciliare in esecuzione ordine del Tribunale di Enna; a una giovane è stato contestato l'uso personale di sostanza stupefacente (art. 75 del D.P.R. 309/90); è stato notificato un ammonimento del Questore per violenza domestica. Infine, un uomo di 40 anni è stato indagato in stato di libertà per violazione obblighi inerenti l’assistenza familiare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA