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Catania: 11 medici del Cannizzaro indagati per la neonata morta in ospedale per infezione batterica

La Procura etnea ha disposto l'autopsia sul corpicino della bambina deceduta l’11 agosto scorso

Di Redazione |

La Procura di Catania ha disposto l'autopsia sulla neonata deceduta l’11 agosto scorso nell’ospedale Cannizzaro e risultata positiva ad alcuni batteri, come Staphylococcus Epidermidis, Enterobacteriaceae e Kpc Carbapenem Resistant. L’incarico al medico legale sarà conferito lunedì prossimo. 

Il sostituto procuratore Fabio Salvatore Platania ha fatto notificare l’avviso di accertamenti tecnici non ripetibili, oltre che alle parti offese, i genitori e i quattro nonni della neonata assistiti da Studio3A, anche a undici medici del reparto di Neonatologia – Unità di Terapia Intensiva Neonatale iscritti nel registro degli indagati, anche come atto dovuto per dare loro modo di nominare eventuali periti di parte.

La piccola era nata prematura, ma la gravidanza era giunta in stato avanzato, il parto era andato bene e la bimba aveva tantissime possibilità di salvarsi, se non fosse stata colpita da un’infezione in ospedale. I genitori acesi, assistiti dai legali dello Studio 3A, hanno chiesto di fare piena luce sul decesso della loro primogenita. 

Mamma di 29 anni e padre 37, lo scorso 16 luglio si erano recati al pronto soccorso ostetrico del Cannizzaro a causa di un distacco della placenta. La donna era giunta alla 29ª settimana più tre giorni di gravidanza, quindi oltre il settimo mese. I medici dell’unità operativa di neonatologia hanno deciso di anticipare il parto sottoponendola in quella stessa giornata ad un cesareo, perfettamente riuscito: la bimba è nata sana, pesava un chilo e 316 grammi ed è stata messa in incubatrice nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale.

«Il 30 luglio – spiegano gli avvocati – una dottoressa ha comunicato alla coppia che la neonata era positiva al Serratia Marcescens, un batterio che non dovrebbe essere presente in ambienti come gli ospedali, tanto più nelle terapie intensive che dovrebbero essere sterili, ma che purtroppo è oggi responsabile di un’ampia gamma di infezioni nosocomiali ed è spesso causa di focolai ad alto tasso di mortalità ospedaliera, sia nei pazienti adulti sia proprio in quelli pediatrici». I genitori lo scorso 28 settembre hanno presentato denuncia ai carabinieri del Nas.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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