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Catania, “La cittadella della Polizia a Librino, fantasia solo su carta”

Il segretario del sindacato Siap, Vendemmia: "Si insiste su quest’opera nonostante il terreno non sia idoneo alla costruzione della struttura"

Di Redazione |

«La costruzione della cittadella della Polizia a Librino, struttura che aumenterebbe la sicurezza della città, continua ad essere una visione fantasiosa sulla carta e nulla più. Una costruzione che non vedrà la luce e continuerà ad essere un impedimento allo sviluppo della sicurezza del territorio». Lo scrive in una nota il segretario provinciale del Siap Tommaso Vendemmia, sottolineando come ancora «si insiste su quest’opera nonostante il terreno non è idoneo alla costruzione della struttura a causa del sottosuolo ancora disseminato di amianto e altri rifiuti mai rimossi e dalla presenza di condutture che servono la città e si lascia la Polizia di Stato ospite di nove strutture fatiscenti, pericolose e non capienti».

"La decennale e gravissima situazione logistica – continua il sindacalista – ha sovraffollato gli uffici della Polizia Giudiziaria – Squadra Mobile, Digos Anticrimine e ha frammentato l'ufficio Prevenzione Generale – Volante – ospitato in due edifici distanti, ma soprattutto spende giornalmente 70 uomini e donne impiegati nelle vigilanze di queste strutture: l'equivalente di 30 equipaggi che potrebbero controllare il territorio e rendere più sicura la città». «Nessun rinforzo di personale – conclude Vendemmia – potrà essere destinato nel territorio proprio per il poco spazio logistico. E’ triste che in questa città le istituzioni locali, i partiti e gli stessi sindacati confederali, non si sono mai occupati di questo disagio vissuto dai poliziotti e dai cittadini, ma assistiamo sempre a richieste di rinforzi e di più sicurezza, richieste vuote di contenuti e di programmazioni».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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