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Il caso

Catania, nel mare della scogliera di piazza Tricolore i resti di un rito satanico?

Lungomare: avvistamento inquietante di un sub. Vicino anche un carrello e una batteria  

Di Cesare La Marca |

Lo scenario è inquietante, perché aggiunge un fronte “nero” ai tanti sfregi che già offendono un patrimonio ambientale inestimabile quale il nostro mare, i suoi fondali già aggrediti da scarichi fognari, plastica, inquinamento chimico e rifiuti di ogni genere giacenti tra gorgonie e stelle marine, o almeno quello che ne resta.  Uno scenario allarmante, quello di resti organici di animali utilizzati per riti esoterici, malefici, fatture e ciarpame del genere, che possano essere stati lanciati in mare, insieme a foto, spille e alri oggetti annodati, in sacchetti legati a dei pesi che li tengono “ancorati” al fondale, a una quindicina di metri dalla scogliera di piazza Tricolore. Così uno dei subacquei più esperti che spesso si immergono al largo del lungomare – Agatino Reitano, che è anche presidente dell’associazione ambientalista Save Our Sicily – è rimasto quasi più sorpreso da quel sacchetto nero appoggiato al fondale, da cui si intravedono resti organici, probabilmente di animale, e magari ciò che resta di oggetti usati per improbabili riti magici, piuttosto che dal carrello della spesa arrugginito – in questo caso più “rassicurante” – che giace a poca distanza, o della batteria esausta lanciata in mare dal criminale di turno, questa molto più pericolosa per l’ecosistema marino.  «Attraverso il sacchetto si intravedono chiaramente questi resti e altri oggetti – spiega il subacqueo – per questo ho ritenuto opportuno segnalare il tutto all’assessorato all’Ambiente, affinché possa essere informata la Guardia costiera. Per quanto riguarda il carrello, la batteria e altri rifiuti pesanti scaricati in questo tratto di mare sono anche pronto a contribuire alle operazioni di recupero».  «La Capitaneria di Porto verrà informata in giornata della segnalazione che abbiamo ricevuto – afferma l’assessore all’Ambiente Fabio Cantarella – si tratta di un fatto molto grave che si aggiunge alle varie minacce che già insidiano il nostro mare, oltre alla sub cultura che potrebbe stare dietro ad azioni di questo genere. Per quanto riguarda il carrello della spesa arrugginito e la batteria esausta stiamo già predisponendo la rimozione, a cui seguirà la classificazione, rispettivamente come rifiuto in ferro e rifiuto speciale».  Un episodio speriamo circoscritto su cui si dovranno attendere i riscontri del caso, per capire cosa e che tipo di resti contenga in effetti il sacchetto, sempre se sarà possibile accertarlo. Ma quello che inquieta è che qualcuno, probabilmente in ore notturne, possa fare simili “lanci” in mare, dalla terrazza non accessibile di piazza Tricolore. 

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