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Corruzione a Catania: gli indagati sono dieci, il pm aveva chiesto i domiciliari per otto

Di Redazione |

Sono dieci complessivamente gli indagati nell’inchiesta della Procura di Catania sfociata negli arresti domiciliari, per corruzione, della candidata alle Regionali in Sicilia per FdI, ed ex assessore comunale alla Cultura, Barbara Mirabella, e all’interdizione per dodici mesi per l’ex rettore Francesco Basile dal ruolo di direttore dell’Uoc della Clinica Chirurgica del Policlinico e per l’imprenditore Giovanni Trovato dall’esercitare la sua attività nel settore delle forniture ospedaliere. Per otto di loro, sette medici e un imprenditore, il pm Fabio Regolo aveva chiesto gli arresti domiciliari, che il Gip Sebastiano Fabio Di Giacomo Barbagallo ha disposto soltanto per Barbara Mirabella. Rigettata anche la richiesta di interdizione per due imprenditori del settore sanità.

I NOMI. I dieci indagati sono Francesco Basile, direttore della U.O.C. di Clinica Chirurgica del Policlinico Rodolico di Catania, 67 anni, Roberto Ciuni, medico chirurgo catanese di 37 anni, Salvatore Ciuni, 72 anni medico chirurgo di Caltanissetta, Giuseppe Giulla medici chirurgo catanese di 66 anni, Eugenio Marzuillo, di Sorrento di 76 anni socio della New Congress, Barbara Mirabella, catanese di 47 anni imprenditore ed ex assessore comunale a Catania, Luigi Piazza, catanese di 61 anni, membro della Società Italiana di Chirurgia, Giuseppe Pecorella medico chirurgo siracusano ma residente a Catania di 73 anni, Sabrina Rubeo di Vico Equense, Napoli, di 52 anni e Giovanni Trovato, acese di 66 anni, amministratore delegato della “Medical Ti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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