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Corruzione e concussione, Pippo Gianni si dimette da sindaco di Priolo

E' accusato dalla Procura di Siracusa di aver esercitato pressioni nei confronti di due aziende del polo petrolchimico per assunzioni.

Di Redazione |

Pippo Gianni si è dimesso dalla carica di sindaco di Priolo, nel Siracusano. Dal 3 ottobre scorso agli arresti domiciliari con l’accusa di istigazione alla corruzione, tentata concussione, concussione, falsità materiale ed ideologica in atti pubblici, Gianni, 75 anni, era stato sospeso dalla carica per effetto della legge Severino, ed è accusato dalla Procura di Siracusa di aver esercitato pressioni nei confronti di due aziende del polo petrolchimico per assunzioni. 

L’ex assessore regionale, che si presenterà in tribunale il 10 marzo, ha sempre negato le accuse ricostruendo ai magistrati il contesto nel quale sono avvenuti i singoli episodi e chiarendo i suoi rapporti con le grandi aziende del polo petrolchimico, imprenditori e funzionari comunali che sarebbero stati oggetto di «pressioni e minacce». Con le dimissioni di Gianni, la giunta resterà in carica ancora per alcuni giorni fino all’arrivo di un commissario nominato dalla Regione.    COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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