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Tribunale di Catania

Corruzione, favori ad imprenditore catanese: richiesta di condanna anche per ex giudice

La vicenda è quella relativa alle agevolazioni che le aziende di Giuseppe Virlinzi avrebbero avuto da Filippo Impallomeni in contenziosi con l’Agenzia delle Entrate

Di Redazione |

Cinque anni di reclusione ciascuno per l’imprenditore Giuseppe Virlinzi, 82 anni, al suo ex storico commercialista, Giovanni La Rocca, 81 anni, e per l’ex presidente dell’ottava sezione della locale commissione Tributaria provinciale Filippo Impallomeni, di 75, imputati per corruzione. Un anno e quattro mesi, per tentato favoreggiamento per un cancelliere di 67 anni, Antonino Toscano. Sono le richieste del pm Tiziana Laudani a conclusione della requisitoria del processo che si celebra davanti alla terza sezione del Tribunale di Catania. I giudici hanno stralciato la posizione di un quinto imputato, l’ex direttore commerciale della Virauto, Agostino Micalizio, per un impedimento del suo difensore di fiducia. La sua posizione sarà "riunificata" nel procedimento la prossima udienza, fissata per il prossimo l’11 dicembre. 

Impallomeni ha reso spontanee dichiarazioni in aula ribadendo la sua innocenza ai fatti contestati con un articolato intervento e ha consegnato al Tribunale un memoriale difensivo. L’ex giudice è accusato di avere favorito aziende dell’imprenditore Giuseppe Virlinzi in contenziosi con l’Agenzia delle Entrate.  Nell’inchiesta sono confluite indagini e accertamenti del Gico e del nucleo di Polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Catania. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA