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IL FURTO DIGITALE

Dalle multe alle cartelle esattoriali, finiscono in Rete i dati dei cittadini rubati dagli hacker al Comune di Palermo

La minaccia di Vice Society, la gang di pirati informatici responsabile dell’attacco al sistema dell’amministrazione, che aveva lanciato un countdown nei giorni scorsi chiedendo il pagamento di un riscatto, è diventata realtà. 

Di Redazione |

Parte dei dati rubati al sito del Comune di Palermo si trovano nel dark web. La minaccia di Vice Society, la gang di hacker responsabile dell’attacco al sistema dell’amministrazione che aveva lanciato un countdown nei giorni scorsi chiedendo il pagamento di un riscatto, è diventata realtà.  Il gruppo ha infatti riversato decine e decine di file contenenti dati sensibili.

«E' stata pubblicata la prima parte delle informazioni gentilmente condivise con voi dai rappresentanti di questa società. Ce ne saranno altre domani», ha scritto il gruppo nella giornata di ieri, annunciando la pubblicazione di altre informazioni. 

C'è di tutto nella lunga lista rilasciata dai criminali informatici: relazioni su riscossioni di imposte e tasse, lavorazioni degli stipendi, accrediti al servizio di tesoreria del Comune di multe pagate dai cittadini con nomi e cognomi, ingiunzioni di pagamento, anche in questo caso, con i riferimenti anagrafici dei coinvolti, documenti d’identità di dipendenti Sispi, elenchi del personale coi numeri di telefono segnati accanto. Ma ci sono ancora note interne del comando della polizia municipale, verbali su riunioni di servizio, schede di valutazione di ausiliari dell’Amat e anche l'elenco telefonico del comando della polizia municipale. L'elenco è veramente sterminato e contiene anche lettere private.

Su Twitter c'è chi ha pubblicato alcuni screenshot coi nomi dei file sottratti dalla rete di Palazzo delle Aquile. sul furto di dati da parte degli hacker sono in contro indagini della polizia postale Dati ribat. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA