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IL SUICIDIO

Detenuto sottoposto a grande sorveglianza riesce a impiccarsi nel carcere di Caltagirone

L’uomo era imputato di furto aggravato per avere sottratto un telefonino ed un portafogli poi restituiti ai legittimi proprietari

Di Redazione |

Un detenuto catanese recluso nella casa circondariale di Caltagirone (Catania) si è impiccato oggi. Lo rende noto il legale Rita Lucia Faro. L’uomo era imputato di furto aggravato per avere «sottratto un telefonino ed un portafogli poi restituiti ai legittimi proprietari», aggiunge l'avvocato. «Il mio assistito – prosegue Faro – era già da tempo in lista d’attesa per essere inserito in una comunità terapeutica assistita in quanto affetto da psicosi in soggetto con disturbo di personalità borderline e abuso di alcolici e per tale ragione presso il carcere di Caltagirone era sottoposto al regime della cosiddetta grande sorveglianza al fine di evitare e prevenire episodi di autolesionismo».

«Ma nonostante il regime di particolare cautela – osserva l'avvocato – il detenuto ha avuto la possibilità di allestire i mezzi per suicidarsi senza che nessuno se ne accorgesse». Il legale, afferma che i familiari del recluso presenteranno esposto alle Autorità Giudiziarie per «accertare se vi siano state negligenze da parte del personale dell’Istituto penitenziario».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA