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Violenza sessuale

Enna, don Rugolo sceglie il processo ordinario: «Così potrà difendersi dalle accuse»

Il prete è accusato di abusi sessuali nei confronti di minori a lui affidati per l'istruzione della religione cattolica

Di Redazione |

Rito ordinario per il sacerdote Giuseppe Rugolo, arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di minori. Lo annunciano gli avvocati del prete, Denis Lovison e Antonino Lizio, allo scadere dei termini del rito immediato stabilito dalla Procura di Enna. 

«Abbiamo optato per l’ordinario perche questo ci darà l'opportunità di dimostrare la nostra tesi davanti ai giudici», spiega Lovison, del Foro di Ferrara. 

Rugolo, che era stato trasferito nella città emiliana dalla Diocesi di Piazza Armerina, è stato arrestato il 27 aprile di quest’anno dopo la denuncia di un ventottenne che ha raccontato alla polizia di avere subito abusi dal 2009 al 2013 anche quando era ancora minorenne. Durante le indagini sarebbero emersi altri casi di abusi. L'imputato è chiamato a rispondere dei reati di violenza sessuale aggravata dall'aver approfittato delle condizioni d'inferiorità  psichica della persona offesa sottoposta al momento del fatto a limitazioni della libertà personale, nonché  per aver provocato alle giovani vittime un grave pregiudizio, nonché  per aver commesso atti sessuali con minori a lui affidati per ragioni di istruzione alla religione cattolica.

I legali di Rugolo hanno sempre respinto le accuse rivolte al prete e si sono detti anche certi «di poter fare chiarezza il prima possibile nelle sedi opportune, a tutela dell'onorabilità, della dignità  e del decoro» del loro assistito.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA