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Il blitz a Messina

I boss puntavano al superbonus 110%

Alla cosca di Barcellona sequestrati bene per un milione di euro

Di Redazione |

Il boss di Barcellona Pozzo di Gotto Mariano Foti aveva cercato contatti con imprenditori e politici locali come, Mario Tindaro Ilacqua, dipendente della ditta Pi.esse.i. srl che opera nel settore delle energie  rinnovabili per creare una rete imprenditoriale che ottenesse appalti legati all’eco bonus 110%. E’ quanto emerge dall’inchiesta sul clan mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto. Secondo gli inquirenti sarebbero state create le basi per una "rete commerciale" a cui affidare il compito di segnalare gli edifici su cui effettuare i lavori di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico previsti dall’ecobonus. 

 Nell’ambito dell’indagine  che ha portato a 86 misure cautelari sono state sequestrate tre società: una che opera nel settore immobiliare e che era utilizzata per agevolare, con appartamenti dati in affitto, l’esercizio della prostituzione, e due del settore della vendita all’ingrosso di ortofrutta. Sequestrati anche 4 immobili – di cui due impiegati come case di prostituzione e due – intestati a prestanome – e un’auto. Il valore dei beni e delle attività sequestrati ammonta a un milione di euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA