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l'osservatorio di Cittadinanzarttiva

Il paradosso della Sicilia sommersa dai rifiuti ma che paga la tassa tra le più alte d’Italia

E Catania è il capoluogo dove le famiglie pagano di più: il doppio di Palermo e 4 volte più di Potenza

Di Redazione |

In Italia la tassa dei rifiuti media di una famiglia è di 312 euro, quella di una famiglia siciliana è invece di 386 euro (ma a Catania, paradossalmente è il più alto della regione con addirittura 504 euro per famiglia). Sono i dati emersi dall’Osservatorio dei prezzi e delle tariffe di Cittadinanzaattiva.

Dunque 386 euro è la cifra spesa nel 2021 da una famiglia siciliana per la tassa rifiuti con una diminuzione dello 0,7% rispetto al 2020. La regione con la spesa media più bassa è il Veneto (232 euro), dove si registra anche una diminuzione del 4% circa rispetto all'anno precedente. Al contrario, la regione con la spesa più elevata resta la Campania (€416, -0,6% rispetto al 2020). Catania è il capoluogo di provincia più costoso (504 euro stabile sul 2020),

E su Catania, il Comune interviene con una nota: «Questo primato negativo purtroppo da diversi anni è una costante della nostra città. Sappiamo degli errori che hanno segnato il passato, la 'mala gestiò di uno dei settori strategici, oltre ai gravi reati consumati da funzionari e dirigenti comunali compiacenti». «Dopo tre anni di tentativi e gare d’appalto ripetutamente andate deserte, grazie alla collaborazione con la Srr, stazione appaltante per il nostro comune – aggiunge l’amministrazione comunale – siamo riusciti a fare partire, lo scorso 1 novembre, la nuova modalità di raccolta differenziata porta a porta già in oltre due terzi della città, superando il capitolato del 2016 che lo limitava al 15% delle utenze. Abbiamo invertito la rotta e gradualmente, con la collaborazione dei cittadini, allargheremo a tutta la città il servizio di raccolta porta a porta, indispensabile per raggiungere l’obiettivo di diminuire il conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica ancora troppo alto e tra le cause principali dell’alto valore della Tari. Solo negli ultimi venti giorni, la nostra polizia municipale ha elevato circa 500 multe, gran parte comminate a residenti di altri comuni che utilizzano Catania come discarica: un altro dei problemi atavici della nostra città – conclude la nota – a cui stiamo ponendo rimedio, forzando i limiti di un corpo di polizia locale, ridotto a meno di un terzo delle unità necessarie, per una città grande e complessa come Catania». 

Tornando alla classifica nazionale Potenza è il più economico (131 euro, ma in aumento rispetto al 2020, 121 euro). Notevoli spesso le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Sicilia, si va dai 309 euro di Palermo ai 504 euro di Catania. Quanto a raccolta differenziata, la Sicilia si colloca ben più in basso della media nazionale: nel 2019, siamo al 38,5% di rifiuti differenziati in regione rispetto al 61,3% del resto del Paese. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2021 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L'indagine è realizzata nell'ambito delle "Iniziative a vantaggio dei consumatori", finanziate dal Ministero dello sviluppo economico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA