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La morte di Andrea resta un mistero: «Il resort non cancelli le immagini della videosorveglianza»

La salma del bimbo palermitano di 6 anni morto a Sharm el Sheik forse per una intossicazione è rientrata in Italia. Dimessa la madre, stazionarie le condizioni del padre

Di Redazione |

Una indagine anche in Italia per chiarire le cause della morte di Andrea Mirabile, il bambino di sei anni morto a Sharm el Sheik sabato scorso mentre era in vacanza in un resort con i genitori. La famiglia di italiani si è sentita male 24 ore prima, forse per una intossicazione alimentare. 

La Procura di Palermo, dove è stato depositato un esposto dai genitori del piccolo, ha formalmente aperto un fascicolo di indagine disponendo anche l’autopsia sul corpo del bambino, dopo quella effettuata in Egitto. 

Oggi la salma è rientrata in Italia: l’aereo, proveniente da Il Cairo, è atterrato in mattinata all’aeroporto di Fiumicino per essere, poi, trasferita nel capoluogo siciliano dove si trovano da ieri il padre e la madre del piccolo, Antonio Mirabile e Rosalia Manosperti arrivati a bordo di un aereo-ambulanza. 

L’esame autoptico è stato fissato per mercoledì. «Questo è un passo importante verso l’accertamento della verità – spiega l'avvocato Rosalba Lo Buglio dello studio Giambrone & Partners che assiste i genitori-. Valuteremo con la famiglia le prossime mosse ed è probabile che nomineremo un collegio di parte formato da un medico legale ed uno specialista in malattie infettive».

I legali hanno chiesto al resort Sultan Garden di non cancellare e consegnare le immagini girate dalle videocamere dei ristoranti per cercare di ricostruire gli spostamenti della famiglia Mirabile e dove hanno consumato i pasti. «Due sere prima di stare male i signori hanno mangiato alla carta e non al buffet, questo spiegherebbe perché solo loro nel resort si sono sentiti male», afferma l’avvocato Gabriele Giambrone. 

Migliorano, intanto, le condizioni della madre, che è incinta. I medici del Policlinico di Palermo affermano che la donna «ha eseguito ieri pomeriggio alcuni accertamenti ecografici e, compatibilmente con la tragedia vissuta, dal punto di vista clinico sta bene e la sua gravidanza procede regolarmente. È stata dimessa in modo protetto nella tarda serata di venerdì per poi tornare oggi ed effettuare un nuovo controllo per monitorare meglio le condizioni di salute», spiega il professor Renato Venezia, direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia. 

Per quanto riguarda il quadro clinico del padre, i medici affermano che al momento la situazione è «stabile». «Stiamo eseguendo ulteriori esami, necessari per capire che cosa abbia scatenato questa reazione. Un riscontro più chiaro potremo averlo solo nei prossimi giorni quando avremo modo di valutare anche gli effetti delle terapie in corso», dice il dottor Salvo Miceli, dirigente medico della struttura complessa di Medicina interna con Stroke Care.

L'attività di indagine svolta in Italia viaggerà in parallelo con quella avviata in Egitto. Il capo della Procura di Sharm el-Sheik ha istituito una Commissione per condurre indagini nel resort Sultan Garden. Il magistrato chiederà in primo luogo al Dipartimento di medicina legale il referto dell’autopsia egiziana. Gli inquirenti locali vogliono accelerare la procedura che di norma è di due-tre mesi. Sono, inoltre, stati posti i sigilli all’ambulatorio del resort al quale i genitori di Andrea si erano rivolti per curarsi. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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