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SANTA MARIA DEGLI AMMALATI

La lite in chiesa, le sparatoria, il carabiniere ferito e l’arresto: ecco cosa è successo ad Acireale

La tragica cerimonia per le prime comunioni sul sagrato della parrocchia della frazione acese: arrestato l'uomo che ha aperto il fuoco

Di Mario Previtera |

E' in stato di fermo al comando compagnia dei carabinieri di Acireale l’uomo che ieri sera nella frazione acese di Santa Maria Ammalati,  ha esploso alcuni colpi di pistola ferendo gravemente un brigadiere dei carabinieri intervenuto per sedare una lite tra due famiglie che ha coinvolto una decina di persone.

Teatro della sparatoria il sagrato della chiesa della borgata. Tutto si è svolto mentre era in corso, in chiesa, la celebrazione della Prima Comunione di un gruppo di giovani.  Il militare, 43 anni, che presta servizio al comando Stazione di Aci S.Antonio,   libero dal servizio, attorno alle 20 sarebbe intervenuto per separare alcune persone coinvolte in una baruffa, quando uno dei partecipanti avrebbe estratto dalla tasca una pistola esplodendo alcuni colpi che avrebbero gravemente ferito il sottoufficiale.

Ad originare la lite che, come detto, ha coinvolto due nuclei familiari, ovvero le famiglie dei genitori separati di un ragazzo che stava per ricevere la prima comunione, a quanto pare sarebbe stata l’assegnazione dei posti a sedere in chiesa. In realtà potrebbe esseri trattato solo di un banale pretesto per accendere gli animi considerato che tra le due fazioni familiari vi erano vecchie ruggini.

A far scoccare la scintilla però sarebbero stati i posti a sedere in chiesa, che erano stati sorteggiati, e che ha messo il padre di uno dei ragazzi che doveva ricevere la prima comunione in prima fila. Un collocamento non gradito dalla moglie, dalla quale è separato, né dai familiari della donna, anche perché l’uomo pare fosse accompagnato dalla sua nuova compagna. Ne sarebbero nati dei contrasti culminati con un primo "scontro" dentro la chiesa e il padre del ragazzo sarebbe stato schiaffeggiato.

Ci sarebbe stato un primo intervento dei carabinieri e la situazione sembrava essere tornata sotto controllo. Ma quando l’uomo è uscito dalla chiesa è scoppiata una nuova lite, poi scaturita in rissa: questa volta sarebbe stato il padre del ragazzo a schiaffeggiare un ex familiare dopo essere stato insultato.

La rissa ha coinvolto una decina di persone e il vice brigadiere, presente in chiesa per la prima comunione del figlio, è intervenuto per dare una mano ai colleghi. In quel momento il nonno paterno del ragazzo ha esploso un colpo di pistola che ha colpito il sottufficiale tra il collo e la testa. Dopo alcuni momenti di grande tensione e un accenno di fuga, il 63enne ha deposto l’arma a terra e si è fatto ammanettare dai carabinieri. Il vice brigadiere è stato portato nell’ospedale di Acireale, dove è stato stabilizzato, e poi trasferito, per la gravità delle sue condizioni, al Cannizzaro di Catania.  

In chiesa dove sono stati uditi gli spari è scoppiato il finimondo con il comprensibile panico dei partecipanti. Il fuggi fuggi generale e la brusca sospensione della funzione religiosa.

Tornando alla sparatoria, i carabinieri della Compagnia di Acireale, come detto hanno fermato l'uomo che aveva l'arma che ha ferito il carabinere.

 L’arrestato, assolte le formalità di rito, sarà condotto in carcere, così come disposto dal magistrato di turno della Procura di Catania. Dovrà rispondere di tentato omicidio e porto illegale d’arma da fuoco.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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