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Lampedusa, un video conferma: nove cadaveri a 7 miglia dalla costa

Le vittime sono quelle del naufragio avvenuto il 30 giugno, i morti individuati con un robot della Guardia Costiera 

Di Redazione |

 Le prime riprese video effettuate sul relitto naufragato lo scorso 30 giugno, fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, confermano la presenza di 9 cadaveri. Un corpo è stato rinvenuto adagiato all’interno dello scafo, mentre altri otto sul fondale adiacente.   Il barcone si è ribaltato ed è colato a picco a 7 miglia e mezzo dalla costa di Lampedusa. E’ stato localizzato adesso, con il robot della Guardia costiera, nel raggio di circa 500 metri rispetto al luogo della tragedia.   Il relitto è stato individuato da nave Dattilo della Guardia costiera, con l’ausilio di un robot sottomarino (ROV) in dotazione ai nuclei subacquei. Continueranno nei prossimi giorni, non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno, le ricerche di eventuali dispersi.   Il recupero sarà un’operazione assai complessa, dai costi elevati, – fanno sapere dalla Procura di Agrigento – e sarà naturalmente necessaria l’autorizzazione del Governo.

Intanto oggi altri 51 migranti, su due diversi barchini, sono stati tratti in salvo nelle acque antistanti a Lampedusa. Salgono a 8, con un totale di 121 persone, gli sbarchi di oggi. Sul primo barchino, intercettato a 18 miglia sud ovest di Lampione, c'erano 21 migranti, fra cui due donne e cinque bambini tutti di nazionalità tunisina. Nel secondo, bloccato a 18 miglia e mezzo da un’altra motovedetta delle Fiamme gialle, c'erano invece 30 migranti, di 12 donne e 8 bambini di nazionalità Costa d’Avorio e Guinea. Anche loro sono stati portati, dopo un primo triage sanitario effettuato a molo Favarolo, all’hotspot di contrada Imbriacola da dove, oggi, sono stati trasferiti sulla nave quarantena ancorata a Cala Pisana 343 ospiti.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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