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Mafia a Catania, catturato latitante sfuggito al blitz Sangue Blu: era l’alter ego del boss Ciccio Napoli

La sua “fuga” è durata meno di una settimana: braccato dai militari, si è costituito nel carcere di Siracusa

Di Laura Distefano |

 È durata meno di una settimana la latitanza di Cristian Buffardeci, sfuggito al blitz Sangue Blu eseguito la scorsa settimana. Si è costituito al carcere di Siracusa. Il 46enne è stato arrestato dai carabinieri di Catania che dopo la retata avevano avviato una serrata indagine per catturarlo. 

L’indagato, che domani affronterà l’interrogatorio di garanzia davanti al gip, è ritenuto dalla Dda etnea l’alter ego del boss di Cosa nostra etnea Ciccio Napoli. Buffardeci sarebbe stato il braccio operativo del rappresentante provinciale della famiglia Santapaola-Ercolano e avrebbe partecipato al suo posto a diversi summit mafiosi. Vertici criminali che sarebbero stati organizzati attraverso l’uso di utenze riservate intestate a stranieri.

Nelle pagine dell’ordinanza della gip Anna Maria Cristaldi sono inserite le intercettazioni con il rampollo dei Ferrera che proverebbero il suo ruolo di “cerniera”. A blindare la sua posizione anche i verbali dei collaboratori di giustizia Salvatore Scavone, Silvio Corra e Martino Sanfilippo che hanno raccontato di diversi incontri in cui Buffardeci si sarebbe presentato facendo le veci di Napoli.

Nel maggio del 2020 l’indagato avrebbe sostituito l’uomo d’onore in un delicato appuntamento con il boss Carmelo Distefano, pasta ca sassa, all’epoca capo dei Cursoti-Milanesi.

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