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Maltempo in Sicilia: crolla ponte nel Trapanese e albergo evacuato nell’Agrigentino

In nessuno dei due casi si sono registrati feriti. Disagi per la pioggia che sta provocando frane e smottamenti anche nel Palermitano dove è stato temporaneamente chiuso per allagamento il sottopasso di via Belgio, in direzione Trapani

Di Redazione |

Il maltempo continua a creare danni e disagi in Sicilia. Un albergo ristorante è stato evacuato a Burgio, nell’Agrigentino. La decisione dopo la frana che ha interessato contrada Campello. Terra e fango hanno invaso lo spiazzale antistante la struttura, fermandosi sul muro perimetrale dell’hotel. A scopo precauzionale i 16 ospiti dell’albergo sono stati evacuati. Non si registrano feriti. Sul posto i carabinieri. 

E nella notte tragedia sfiorata nella notte nel Trapanese dove il ponte San Bartolomeo che collega Alcamo a Castellammare del Golfo è crollato. Il cedimento, probabilmente causato dal maltempo che da ieri è tornato a investire la Sicilia, è avvenuto lungo la statale 187 «Castellammare del Golfo» che è stata chiusa all’altezza del km 43,697. Le intense precipitazioni – dice l’Anas – che hanno colpito la zona in questi giorni hanno generato un forte ingrossamento del fiume San Bartolomeo, la cui portata in prossimità della foce è eccezionalmente cresciuta in velocità e volume, causando il cedimento di una delle pile con conseguente collasso di una parte del ponte. Sul ponte, lungo 100 metri circa, non erano presenti veicoli o persone al momento del crollo.

I carabinieri stanno eseguendo diversi interventi di soccorso a causa delle conseguenze delle abbondanti piogge che nelle ultime ore stanno interessando il Trapanese. A Marsala, in contrada Digerbato, la pattuglia di servizio è intervenuta per aiutare due donne che avevano paura a proseguire la marcia con il loro autoveicolo a causa della strada allagata. 

Bufera di vento con pioggia torrenziale da ieri sera anche alle Eolie dove i trasporti marittimi sono fermi. Sulle sette isole soffiano raffiche di vento da ovest-sud.ovest a 40 chilometri orari. Aliscafi e traghetti sono fermi nei porti per il mare molto mosso (forza 6). Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi ormai da quasi una settimana non hanno più collegamenti marittimi regolari. La pioggia torrenziale e le mareggiate hanno anche allagato il lungomare di Canneto e la via Tenente Mariano Amendola a Lipari dove la gente ha avuto anche difficoltà ad uscire da casa. 

Diversi gli interventi della polizia municipale e del personale della Protezione Civile, per chiusure e limitazioni al traffico di alcuni tratti viari anche a Palermo. In via Lanza di Scalea a causa del livello dell’acqua è stato impossibile attraversare la strada. In via Luigi Einaudi, le caditoie sono otturate. I negozi e le portinerie sono state quindi costrette a dotarsi di alcune pedane per potere transitare. Fiumi d’acqua sono stati segnalati anche a Mondello. Quadro critico in via Galatea, dove alcuni tombini sono stati sollevati dalla pressione dell’acqua. L'acqua piovana, mista alla fognatura, ha superato il livello del marciapiede. Allagamenti anche in via delle Rose e nelle arterie limitrofe. Problemi segnalati anche a piazza della Pace, nel quartiere di Borgo Vecchio, in via Messina Marine e nell’area di Acqua dei Corsari. La forte pioggia ha causato disagi anche in viale Regione Siciliana. E’ stato temporaneamente chiuso per allagamento il sottopasso di via Belgio, in direzione Trapani. La struttura, inibita al traffico intorno alle 21, è stata riaperta al traffico intorno alla mezzanotte. Allagata anche la bretella di via Ugo La Malfa.

E nel Palermitano, interritorio di Piana degli Albanesi, come segnalato dal primo cittadino Rosario Petta, si è verificata una frana sulla strada provinciale 34 Piana-San Giuseppe Jato, prima di Portella della Ginestra. Lo smottamento, causato dalle forti piogge delle ultime ore, ha ostruito metà della carreggiata. Problemi anche sulla Strada provinciale 5, strada che interconnette Piana degli Albanesi ad Altofonte. Resta molto grave la condizione della provinciale 26 tra Cefalà Diana e Godrano dove oltre al cedimento dei giorni scorsi si è aperta anche una nuova voragine. Ancora nel Palermitano il sindaco di Godrano Daniele Bellini ha chiuso la scorsa notte una strada in contrada Cannitello che porta ad attività e ad abitazioni. «Questa notte assieme alla protezione civile locale, siamo intervenuti sulla strada comunale contrada Cannitello, dopo una frana, abbiamo chiuso la strada che conduce a 2 agriturismi e diverse abitazioni – dice il sindaco -. La chiusura arrecherà gravi danni economici alle attività produttive, che dopo la crisi del covid19 si pensava potessero ripartire per le festività. Stiamo attivando la protezione civile regionale per cercare di realizzare interventi che possano consentire di ripristinare le strade».

A Sciacca invece è crollata una vecchia casa disabitata in via Castello, in centro storico. Non ci sono stati feriti. Le macerie hanno occupato la strada, facendo rimanere bloccate in casa due famiglie residenti in un edificio attiguo. Sul posto per i rilievi i vigili del fuoco, mentre la protezione civile sta organizzando lo sgombero dell’arteria. Le piogge delle ultime ore nell’Agrigentino hanno innalzato a quasi 300 metri il livello dell’acqua della diga Castello, nel comprensorio agricolo compreso tra Ribera e Bivona. È dunque scattata l’allerta. Il dipartimento regionale Acqua e Rifiuti ha deciso di intervenire, disponendo una manovra di travaso di acqua dall’invaso al fiume Magazzolo. I sindaci dei comuni della zona (tra cui Alessandria della Rocca, Cianciana, Lucca Sicula e Villafranca Sicula) hanno diramato un avviso agli agricoltori e viaggiatori a prestare maggiore attenzione negli attraversamenti del fiume da guadi e passerelle. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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