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Maltempo, Stromboli si risveglia devastata da un fiume di fango: «Colpa dell’incendio di 3 mesi fa»

Appello della Protezione civile: servono attrezzi e volontari. Strade e case allagate, motorini sommersi dal fango. Alcuni cittadini sono stati evacuati

Di Redazione |

Il temporale di ieri notte ha messo in ginocchio l’isola di Stromboli, nelle Eolie. Strade e case allagate, motorini sommersi dal fango, alto almeno un metro. Anche grossi massi si sono staccati dallo Stromboli cadendo a valle. Alcuni cittadini sono stati evacuati mentre volontari della protezione civile e vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta per liberare dal fango case e strade.  

Fiumi di fango si sono riversati tra le viuzze dell’isola, sconvolta dalle bombe d’acqua che hanno causato diversi smottamenti e cumuli di detriti che si sono depositati sulla strada.

Monta la rabbia fra gli abitanti di Stromboli. Detriti e ceneri sono venuti giù dalla montagna. Gli abitanti puntano il dito contro la mancata messa in sicurezza della montagna dopo che l’incendio di tre mesi, durante le riprese della fiction con Ambra Angiolini, aveva distrutto la vegetazione e messo in pericolo la stabilità del terreno.  

«Quello di questa mattina è un disastro annunciato, la cronaca di un evento che avevamo previsto e per il quale mesi fa (il 31 maggio ndr) avevamo chiesto l’intervento delle autorità preposte». Non riesce a trattenere la rabbia Rosa Oliva, presidente della Pro Loco Amo Stromboli. Stamattina, quando si è svegliata nella sua casa a Stromboli, la strada era invasa da detriti e fango. 

«Dopo l’incendio di maggio che ha distrutto flora e fauna – racconta- abbiamo immediatamente scritto alle autorità una lettera in cui dicevamo chiaramente che la zona doveva essere bonificata per evitare che con le prime piogge si verificasse un disastro sull'abitato. Non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta, né a voce né per iscritto. E ora siamo in questa situazione».

Volontari della Protezione civile, carabinieri e abitanti dell’isola lavorano dalle prime luci dell’alba per cercare di liberare le strade e le case dal fango. A Stromboli, che è un vulcano attivo e che fa parte di una Riserva naturale orientata, non c'è un presidio dei Vigili del fuoco "Come a maggio abbiamo spento l’incendio da soli – dice Oliva – adesso da soli stiamo tentando di rendere percorribili alcune strade. C'è qualche ruspa ma servono mezzi dell’Esercito e della Protezione civile regionale. I detriti dell’incendio, che non sono mai stati rimossi, si sono uniti alla sabbia e all’acqua e si sono riversati sulle case e sulle strade. Un disastro: danni che potevano e dovevano essere evitati».

«La situazione di Stromboli deve essere chiara a tutti – conclude la presidente di Pro Loco Amo Stromboli – Se passa questo momento, così come è passato quello dell’incendio, saremo di nuovo soli. E abbiamo davanti un inverno di piogge. La verità è che Stromboli, famosa e amata da tutto il mondo, di fatto è abbandonata dalle istituzioni».

«Le foto che arrivano dall’isola sono impressionanti – scrive su Facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi -. Dove sono i risarcimenti di chi ha creato questo disastro? Davvero la Rai può pensare di lavarsene le mani, andare avanti con le riprese come se nulla fosse e abbandonare Stromboli senza muovere un dito? Chi ha creato questa devastazione deve pagare».

«Perché nessuno ha risposto – prosegue Anzaldi – alle lettere ufficiali della Pro Loco e delle guide vulcaniche che chiedevano di intervenire sui sentieri, rafforzare la presenza quasi inesistente di forestali sull'isola, mettere subito in campo un piano di bonifica?».

Nel frattempo la protezione civile regionale ha reso noto che le piogge incessanti registrate nel corso della nottata hanno interessato tutto l’arcipelago eoliano.  «I problemi maggiori – spiega la protezione civile – si sono registrati a Stromboli, dove il fango e i detriti hanno coinvolto diverse abitazioni e reso difficile la viabilità lungo le stradine dell’isola. Non si registrano problemi a Ginostra, mentre a Lipari risulta allagato il porto di Sottomonastero e in via Amendola l’acqua piovana è entrata in alcune abitazioni e negozi. Non si registrano danni alle persone». 

A Stromboli residenti e turisti pale in mano lavorano fianco a fianco per cercare di liberare le case e alcune stradelle dal fango, dai massi e dai detriti che hanno cambiato il volto del centro abitato dopo i temporali di ieri. Tanti mezzi di trasporto sono stati messi fuori uso: la viabilità a Stromboli è garantita dai tradizionali Ape Piaggio nelle versioni passeggeri e trasporto merci e da piccole vetture elettriche e tanti ciclomotori. Un parco mezzi che è stato in parte danneggiato, dice la protezione civile che sta organizzando nuove squadre di volontari con il compito spalare il fango sull'isola nelle aree non raggiungibili dai mezzi di movimento terra. Il dirigente generale della protezione civile siciliana, Salvo Cocina, è arrivato a Stromboli in elicottero assieme ai comandanti regionale e provinciale dei vigili del fuoco per un sopralluogo nell’isola e una riunione al comando operativo avanzato. 

Il dirigente del dipartimento, Salvo Cocina, già dalle prime ore dell’alba segue attraverso la sala operativa l’evolversi dell’evento, informando costantemente il Presidente della Regione Musumeci e il dipartimento di Protezione Civile Nazionale. Tutto il sistema di protezione civile si è attivato. Presenti i carabinieri e il funzionario della protezione civile, mentre il Comune di Lipari ha attivato i bobcat per la rimozione del fango e le squadre dei Vigili del fuoco di Lipari e Vulcano stanno raggiungendo l’isola a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto.

A Stromboli è corsa contro il tempo per liberare strade e case. La protezione civile regionale dice che servono attrezzi di uso comune, ma che non si trovano più nella piccola isola: pale, scope e palette da dare ai cittadini. Il dirigente generale della protezione civile siciliana, Salvo Cocina, ha chiesto di fare arrivare al più presto ciò che è disponibile nell’isola di Lipari.   Servono, inoltre, un centinaio almeno di volontari per rimuovere fango dalle case e dalle strade. La Protezione Civile Siciliana chiede ai suoi volontari di dare disponibilità per raggiungere l’isola già domani mattina. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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