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Maturità, si parte con la prova scritta di italiano: attesa per 49 mila studenti siciliani

Proposte sette tracce di tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità

Di Redazione |

Dopo due anni nei quali i maturandi sono stati alle prese con un solo maxiorale, a causa della pandemia, tornano gli scritti all’esame di Stato 2022. Gli  studenti quest’anno chiedevano un esame ‘light’ ma la scelta del ministero dell’Istruzione – giustificata dalla continuità didattica che è stata praticamente piena – ha voluto cominciare a riallineare la prova a quanto prevedono le norme ufficiali. E dunque per gli oltre 500 mila candidati (49.007 quelli impegnati in Sicilia) si partirà oggi alle 8.30 con una prima prova scritta, Italiano, predisposta su base nazionale. Saranno proposte sette tracce di tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Quest'anno due delle tracce sono state su una novella di Giovanni Verga «Nedda, Bozzetto siciliano» è una delle sette tracce proposte dal  ministero dell’Istruzione ai maturandi. E ancora, viene proposto un discorso pronunciato alla Camera da Giorgio Parisi, premio  Nobel per la Fisica 2021. 

Domani si svolgerà poi la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Quest’anno la prova sarà predisposta dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno scolastico.

È previsto, infine, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione: un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto. Quest’anno le commissioni saranno 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte. Il 96,2% dei candidati è stato ammesso agli esami, dunque non ce l’ha fatta 1 su 26 anche se i numeri sono molto diversi da regione a regione: i migliori sono gli studenti veneti, con il 97,2%, è andata peggio di tutti invece ai ragazzi sardi: solo il 91,7% è stato ammesso alle prove.

Una volta ammessi, almeno negli ultimi anni, la percentuale di studenti fermati ad un passo dal traguardo è stata a dir poco simbolica: lo 0,2% nel 2021, lo 0,5% nel 2020 (quando però furono tutti ammessi alla prova finale), lo 0,3% nel 2019, lo 0,4% nel 2018 e lo 0,5% del 2017. La valutazione finale resta in centesimi. Al credito scolastico è stato attribuito fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25. Si potrà ottenere la lode.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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